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ILSECOLOXIX DOMENICA 17OTTOBRE2010
politica
L’urloFiom: «Orasciopero generale»
CorteipacificiaRoma:avanticonlalotta ILCOMMENTO
FRANCESCASCHIANCHI
L’INTELLIGENCE DELMINISTRO
D
bia antieuropea,RobertoMaroni ha lanciato un allarme esagerato sul corteo dellaFiom, che invece è filato liscio come nellemigliori tra- dizioni sindacali.Certo, ci fossero stati davvero gli estremisti violenti infiltrati dall’estero, ilministro del- l’Interno avrebbe cancellato la figu- raccia fatta aGenova.Ma ovvia- mente non c’erano, e così ne ha fatta un’altra, con l’aggravante dimette- re inutili tensioni in un clima già poco sereno e di ridicolizzare i suoi servizi informativi. Sbagliare una previsione è umano, topparne due in cinque giorni dimostra, se non altro, poca intelligence. (al. c.)
opo avere sottovalu- tato l’arrivo aGeno- va di 200 ultrà serbi carichi di birra, di- narimafiosi e rab-
ROMA.«Bella ciao, bella ciao», into- na un gruppo di operai, carichi di bandieredellaFiomevogliadiesser- ci.Davanti e dietro di loro, a perdita d’occhio, giù per una via laterale - perchésullaprinci- pale via Cavour ci sta un ipotetico bersaglio, una sede Cisl - tuttounrosso di bandiere della Cgil,diRifondazio- ne, Hasta la victo- riacorredatodalri- tratto delChe, e al- cune inossidabili falce emartello. Maneiduecortei
PIAZZAGRANDE
«Siamo incentinaia dimigliaia infesta», dicono i sindacalisti. Per il centrosinistra applauso e distinguo
che si srotolano nel centro diRoma, nella grande manifestazione della Fiomche attira lavoratori da Berga- moaRagusa,allafine«democraticae pacifica» rivendica Epifani, nono- stante gli allarmidella vigilia, c’èpo- sto anche per gli extracomunitari chescandiscono«sa-na-to-ria,basta
truffe-bastapagare»,gliuniversitari che «noi non moriremo precari», i simpatizzanti di Emergency capita- natidaCeciliaStrada, laprotesta co- lorlillàdelPopoloViola, le“Lottedei pensionati” come dice lo striscione. C’è spazio per i partiti, quelli che voglionopartecipa- re: vedi Sel, arriva il leader Nichi Ven- dola ed è un boato. «Il centrosinistra non può che con- frontarsi con que- sta piazza», giudica mentre lo stratto- nano per una foto e una stretta di ma- no. «Non si è mai capito se l’allarme
Unodeidue corteideimetalmeccanici che ieri hannomarciatoaRoma versopiazza SanGiovanni
diMaroni era frutto di informazioni o di desideri – commenta le parole delministrosulrischiodi infiltrazio- ni -. Avrebbe potuto lanciare prima l’allarme sulla partita di Genova… I teppisti non sono tra i lavoratori». Sfila il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero, mai così sorridente
dalla sconfitta del 2008: «Propongo che tutte le forze della sinistra che sonoqui trovinounapiattaformaco- munedadiscutere colPd».Presente all’appello l’Idv, conAntonioDiPie- trochepredica:«Quellichenonciso- no perdono un’occasione per ren- dersi conto di come il Paese reale ha bisognodiavereriferimentiprecisi», è la stoccatina a chi ha preferito non aderire ufficialmente, l’alleatoPd. Il Partito democratico infatti c’è e nonc’è:nonun’adesioneformale(al-
IL RETROSCENA SARAD’AMBROSIO
ROMA. Non l’avevano detto, ma Fiom e DigosdiRomaierimattinaavevanogiàinta- sca unamossa anti-incidenti. Una strategia studiata a tavolino venerdì pomeriggio, sen- zachenessunonesapesseniente.Néipartiti presenti allamanifestazionené, tantomeno, i centri sociali o i giornali. Alla partenza del corteoprincipale,quellodapiazzaEsedrafi- noaSanGiovanni,quelloacui siannunciava lapartecipazionedimovimentidiognirisma compresi i contestatori anti Cisl di questa estateaTorino,hannomessoinattounapic- cola deviazione. Decisiva. Invece di lasciar passare la follaper viaCavour, come èprassi
PERCORSICAMBIATIERITARDI “PERFETTI” COSÌÈSVANITOILRISCHIOINFILTRATI
nei cortei capitolini, hanno deviato lamani- festazionediqualchecentinaiadimetri.Ver- so via Giolitti e poi giù fino alla basilica di SantaMariaMaggiore, col rischiodipassare proprio accanto all’occupazione di ultrade- stra Casa Pound. Una mossa a sopresa per evitareilprimoostacolo: ilpassaggiodi fron- teaunadellesediCislpiùvisibilidellacapita- le, inviaCavour,apochimetridalconcentra- mento dell’“autonomia di classe” romana e doveevitarefischipetardiefumogeni sareb-
be diventato impossibile. «Èstato anche più comodo girare dall’altro lato», taglia corto Giuseppe Picconi, responsabile della sicu- rezzapersonaledelsegretarioFiomLandini. Ma la verità è che la giornata di ieri è stata
dipinte sulle bandiere.Ma non lanciate. Il serviziod’ordinedellaFiompotevacon-
unalungacorsaaostacoli.Vinta,vistocheal- la fine il bilancio si è chiuso con qualche pe- tardo,qualchefischiogeneralizzatoinpiazza contro il segretario generale della Cgil, Epi- fani, poco gradito anche alla Fiom, e molta ironia sulle uova, disegnate sullemagliette,
tareanchesuunpattononscrittoconlapar- te più dialogante dei centri sociali, l’area de- gli ex disobbedienti di Luca Casarini che apriva lo spezzone di studenti emovimento con lo striscione “Uniti contro la crisi”.Non solohannoevitatolecontestazioni,masi so- noancheprestatiaisolarefisicamentel’area piùduradelmovimento,relegatainfondoal- lo spezzone e neppure tanto numerosa.
rella romana. Il tam tam dei giorni passati, annunciava la contestazione per Epifani. L’aveva fatto sapere l’area degli Antagonisti controlacrisi,quelladeicentrisocialitorine- si Askatasuna e Murazzi che quest’estate hanno contestato Bonanni.Quando Epifani sale sul palco, i fischi arrivano anche dalla Fiom,ma nessuno si azzarda a tirare nulla. Ancheperché gliAntagonisti sono ancora in fondoallapiazzaaurlarecheBonannièstato «soffocatodallanostralotta».Allafine, l’uni- cofumogenosarà control’occupazioneneo- fascista Casa Pound, sfiorata dalla manife- stazione.Ancheinquel casorischioarginato rapidamente: dagli agenti dellaFinanza.
L’ultimo rischio si è sciolto con la piogge-
cuni, gli ex popolari comeFioroni, si sono schierati contro),ma vari diri- gentipartecipano, a costodiqualche criticadelletuteblu(«Dovevateade- rire come partito», urla qualcuno). C’è il responsabileEconomia, il ber- saniano Stefano Fassina: «Qui c’è una parte delle nostre radici, è im- portante esserci». Ci sono Ignazio Marino eMicheleMeta («Qualcuno nelnostropartitodicechenondove- vamo venire?Nessuno può ergersi a guardianodellalinea»); l’exministro
CesareDamianoel’exsegretariodel- laCgilSergioCofferati.«Emblemati- caladifferenzaconunapartedelpar- tito: qualcuno è qui, qualcuno come Letta a incontrare lepiccole emedie imprese…», fa notare un piddino. «“Quellachesièfattasentirepaci-
ficamente oggi è una voce che va ascoltata»,ammettedalontanoil se- gretario Bersani. Mentre il lettiano Boccia attacca gli «intellettuali mi- lionari, exdeputati col vitalizioepo- litici in auto blu» visti in piazza.
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