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primopiano IL RETROSCENA


MICHELE MISSERI


GLI INQUIRENTI DOPO L'ULTIMO INTERROGATORIO A SABRINA


Sabrina trascina Sara nel garage aiutata da suo padre Michele. Una volta nel garage, mentre lui strangola Sara con la corda, lei tiene ferma la cugina


"Sara scende in garage per salutarmi. Quando si gira di spalle, prendo un pezzo di corda e glielo attorciglio al collo. Mentre strangolo Sara suona il suo cellulare, poi le cade dalle mani e si stacca la batteria"


GRAFICI ILSECOLOXIX- ANSA-CENTIMETRI


AVETRANA (TARANTO). Se li è praticamente inflitti da sola, gli ar- resti domiciliari.Ealla figliaValen- tina hamormorato poche parole ri- velatrici: «Vedrai, ora toccherà a me». CosimaMisseri non è sospet- tata di aver partecipato all’assassi- niodiSarah.Madopol’arrestodella figlia Sabrina combatte con un so- spettoodioso:quellodiaver sempre saputocomesonoandatedavverole cose in quel pomeriggio di fine ago- sto. E ora che rischia davvero di re- starci tutta sola, nella villetta dove suomarito e Sabrina sono accusati di aver strangolatolanipote,proba- bilmente rimpiange gli anni in cui faceval’operaiainGermania.Erano tempi faticosi, certo, ma almeno nonerano così claustrofobici.Men- tre«oggi,alavorare,nonmiprende- rebbepiùnessuno»,comediceCosi- ma alle sorelle,quandol’angosciadi tornare povera la divora improvvi- samente. Il giorno dopo l’arresto di Sabri-


na,“Mimina”,comel’hannosempre chiamata le amiche di Avetrana, ha losguardoimmobilediunpescerin- chiuso in una boccia di vetro.Enon soloperchéfinora,inquestastoria,è di gran lunga quella che ha parlato meno.Sembraquasicheaognicam- bio d’acqua glienemettano sempre un po’ dimeno.Con la scusa di fare pulizia. Negliultimidiecigiorni,daquan-


SabrinaMisseri, 22 anni, ha tenutosegreta la sua veritàper 50giorni LASORPRESAEL’AMAREZZA


«Adessotoccheràame» Maritoefigliaincarcere,èsospettatadiaverementito


LapauradiCosima


dal nostroinviato FRANCESCOBONAZZI


ILSECOLOXIX DOMENICA


17OTTOBRE2010


3


i contadini,maper se stessi. Insom- ma, tuttaun’altravita.Finoalprimo pomeriggiodi quel26agosto, quan- do Cosima dormicchiava in camera sua e Sabrina era contemporanea- mente in tre luoghi diversi, almeno secondo le varie versioni offerte dai Misseri: a letto conmamma; in ve- randa; per strada, a cercare Sarah e aspettare l’amicaMariangela. Proprio queste diverse versioni,


neppurepretendecheunamoglie(e madre) che cova sospetti sui fami- liarivadaariferirliincaserma.Mase il pm, prima di fare una domanda precisa,ha curadi ricordare al testi- monechepuòavvalersidellafacoltà dinonrispondereinvirtùdelvinco- lodisangue, ildiscorsocambiacom-


doilmaritoMichelehaconfessatoil delitto di famiglia, Cosima è uscita unpaiodivolteesempreall’alba:per andareallacameraardentedellani- poteeperunbrevevisitaallasorella Concetta. Poi basta. Innaffia un po’ il giardino, lamattina presto, e rac- coglie qualche foglia caduta sul via- letto. In quello che è stato ribattez- zato “il garage degli orrori” non ha piùmessopiedeeforsenonsiènep- pure accorta che là fuori, davanti a quel portone di ferromarrone, ogni giorno spunta un nuovo mazzo di rose bianche. Lei,cheinquestiduemesièdima-


che ora si scontrano con i verbali di MicheleMisseri e della stessaMa- riangela, tolgonoulterioreossigeno al“pesciolino”Mimì.Quandoicara- binieri la sentirono come testimo- ne, il giorno prima di far confessare ilmarito, Cosima disse che Sabrina era inveranda. Insomma,noncerto in garage. Ora, il codice penale non obbliga i consanguinei a mettersi neiguai traloroperamordiverità.E


ILDRAMMA Ex operaia in


Germania, chiusa nel suo silenzio,


rischiaunavviso per falsa testimonianza


pletamente. Nel caso di Cosima è stato fatto,ma non risulta che lei si sia sottratta ad alcuna domanda. E ora, dopo che suomarito ha fornito lasuaquintae(forse)ultimaversio- ne, rischia di trovarsi indagata per falsa testimonianza. Non sarebbe unreato grave, se fosse provato.Ma in un contesto così pesante sarebbe l’ultimomarchio di infamiaperuna famiglia ormai quasi annientata da questa storia. Una storia cheMimì immaginavatuttadiversaancheper Sarah. Perché era suo il progetto, quando la nipote fosse diventata maggiorenne,di strapparla aiTesti- moni di Geova e farla battezzare. Il padrino sarebbe statoMichele e la madrina non poteva che essere lei,


Sabrina. bonazzi@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


«NONC’ENTRO NULLA,NONSO PERCHÉ PAPÀ MI HA FATTO QUESTO»


L’URLODISPERATODISABRINA «SONOINNOCENTE»


LAMAMMADI SARAH: «SABRINA


COMEFRANZONI, NEGHERÀ TUTTO» «L’HOavuta accanto tutti questi giorni.Ha ripetuto le stesse cose come leggendo un copione. Sarà la seconda Franzoni perché negherà sempre». Lo ha detto lamamma di Sarah Scazzi,Concetta, al giornali- sta di “Chi l’ha visto”MaurizioAmi- ci. «Il fatto che Sabrina sia stata in- criminata - racconta il giornalista - l’ha sconvolta. La signoraConcetta già nei giorni scorsi non si poteva


grita finoadimostraredi colpotutti i suoi sessant’anni, prima dell’ulti- mo drammatico colpo di scena ave- va accarezzato l’idea di andarsene. Gliel’aveva proposto la figliaValen- tina, ilgiornoprimacheicarabinieri si portassero via anche Sabrina. «PerchénonvenitetutteedueaRo- ma?Quinonhapiùsensostareetut- ticiodiano»,avevadettolaprimoge- nita ventottenne. Ilmarito fa ilpor- tinaionellaCapitale epocoimporta cheMicheleMisserisenedovràsta- re rinchiuso nel carcere di Taranto per chissà quanti decenni. «Non si merita neanche che gli mando la biancheria: non cimancava nulla e luihadistruttotutti inostri sacrifici e lenostre vite», ripeteva “Mimina” negliultimigiorni.Manoneracapa- ce di andarsene e aveva lasciato che fosseSabrinaatirar suilponteleva- toio: «Mamma, se andiamo via an- che solo due settimane, al ritorno non troviamo più nulla». Già: la roba e i sacrifici.Negli anni


capacitare che lo zio fosse l’unico artefice di tutto questo». Lamam- ma di Sara, testimone diGeova, è convinta che Sarah «risorgerà» e crede nella giustizia divina più che in quella umana. «Non le importa nulla - ha raccontato il giornalista - di quello che succederà agli altri, l’unica cosa certa, per lei, è che Sa- rah non c’è più e dubita dell’unica grande colpevolezza diMichele».


Novanta,MicheleeCosimaavevano lasciato le bambine ai nonni ed era- no andati a lavorare ad Amburgo. Lui facevailmuratoreinunapiccola dittaeleieraoperaiainunafabbrica di cioccolato che conoscevano tutti perfino “giù al paese”: la Nestlè. Quando sono tornati ad Avetrana, meno di 10 anni fa, avevanomesso su un bel gruzzoletto. Si sono com- prati per poco prezzo un bel po’ di terrenilungolastradacheportaver- so Nardò e si sono costruiti la loro bravavilletta.Avevanoripresoafare


ILRETROSCENA dal nostroinviato


AVETRANA (TARANTO). Quando gli avvocati sonoandati a trovarla in carcere,Sabrinagliel’haquasiurlato infaccia: «Sono innocente! Sono as- solutamenteinnocente!Nonsoper- ché papà mi ha fatto questo. Anzi, non lo voglio più neanche chiamare padre». Perché non solo «la cugina delcuore»nonècrollatanellanotte, confessandoquelcheicarabinieri le chiedevanodiconfessare.Mahapu- re dormito quattro ore, e alle sette, quando si è svegliato nella sua cella, era lì chenonvedeva l’oradiparlare conVitoRusso e suamoglieEmilia. Lacoppiadiavvocati(anchenellavi- ta), chedai ieri ladifendeehasubito impostato una strategia aggressiva. «Noncigiocheremmolacartadel-


l’incidente probatorio se non fossi- mo sicuri che Sabrina è innocente», spiega l’avvocato Russo poco prima dimezzogiorno, quando entra nella villetta della famiglia Misseri per portare notizie amammaCosima. Già,perchéquelconfrontodiretto


“padre contro figlia” avrà valore di provaalprocesso.Serveaevitareche papàMichele cambi versione per la sestavolta, l’unicaverapauradeipm di Taranto.Ma se Sabrina si dimo- streràpiùforteepiùconvincentedel padre, isuoi legalichiederannol’im- mediata scarcerazione della ragaz- za.


Eallora sì che l’Italia si spaccherà Sabrina con la cuginetta Sarah


in“colpevolisti”e“innocenti”,come per gli omicidi diCogne eGarlasco. Intantoper saperechepassanella


testa di questa ventiduenne, che a settembre aveva guidato la fiaccola- ta per la cuginetta, bisogna ancora affidarsiaisuoiavvocati.EmiliaVel- letri racconta come l’ha trovata: “Delusa, assolutamente delusa da questa giustizia che sembra credere alle calunnie del padre”. Ma anche “forte,moltoforte”. Insomma:com- batterà per sostenere la propria to- tale innocenza. Sabrina ha ormai il vuoto intorno


a sé. Giusto la mamma e la sorella Valentina, in tutta Avetrana, sono graniticheneldifenderla.Ametàpo- meriggio, la sorellamaggiore è usci- tainmacchinacongliavvocati, forse per fare due chiacchiere in assenza di mamma Cosima. Al rientro, ai cronisti che le chiedevano un com- mento sull’arresto della scorsa not- te, se l’è cavata conpoche, esaspera- te parole: «Mia sorella è innocente, adesso lasciateci stare».


postodel genere. Ieri, tantoper ren- dere l’atmosfera che si respira nel- l’angolo più buio di tutto il Salento, qualcuno ha pensato bene di prova- re a tagliare la gola al gatto di Sabri- na. “Skinny” se l’è cavataper il rotto della cuffia e solo grazie all’abilità dei veterinari di Avetrana. Certo, nonsaràungravefattodisangue,an- che perché qui non si tratta di san- gue umano,ma è pur sempre un se- gnale preoccupante. Un’escalation della barbarie piccolama innegabi- le, dopo le minacce che arrivano a tutte le ore sul telefono di casaMis- seri e i graffi sulla Opel azzurra che guidavamammaCosima. Inattesadell’udienzadiconvalida


Difficile, in una situazione e in un


del fermo, Sabrina è rinchiusa nel medesimo carcere di quello che da ierinonvuolepiùneppurechiamare “padre”.Continuaaripeteredi«non capire perchémi accusa».Ma i suoi avvocati,unaqualcheidea,selasono fatta.Echelapartitatrapadreefiglia saràdurissimalosicapisceanchedal ragionamento che Russo consegna ai cronisti: «Se il signor Misseri ha cambiato ancora una volta versione eoratirainballoSabrinasaràperché qualcuno gli ha spiegato che ha un solo modo per evitare l’ergastolo: contribuireinqualchemodoallaso- luzionedelcaso».Unattacconeppu- re tanto sfumato al suo difensore, l’avvocato Daniele Galloppa. Anche questo, purtroppo, avvicinaAvetra- naaCogne.Finoaieri sembravache non ce ne fosse bisogno. F.BON. ©RIPRODUZIONERISERVATA


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