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ILSECOLOXIX DOMENICA 17OTTOBRE2010


LAPOLEMICA Toni:«Erarigore,maaRoma


èdifficilechetelofischino» Gasperini: «QuantevolteilGenoahagiocatocosìall’Olimpico?»


da unodei nostri inviati MAUROCASACCIA


ROMA.Ritmo, reattività,pericolosi- tà, convinzione. Le parole chiave dell'analisi di Gian Piero Gasperini, dopo la sconfitta dell'Olimpico.Con la rivendicazione: «Rifiutol'idea che il Genoa sia un cantiere. Cosa dob- biamo fare, la Champions? Per me questa è una squadra costruita, non so quante volte in 50 anni il Genoa abbiagiocatocosì incasadellaRoma odelMilan. Iosonosoddisfatto, spe- rolosianoanchealtri,piùgentepos- sibile».Dal tecnico,giudiziopositivo sulla prestazione rossoblù.Epoi ag- giungere quel che dice l'assist-man Luca Toni: rigore. Sul 2-1, Burdisso spinge il centravanti su traversone che spiove da destra. E il numero 9 nel dopogara "alza" il commento: «È normale che fosse da fischiare, se il difensorenonguardamailapalla,ma è difficile che a Roma ti fischino dei rigori». Risposta del dirigente Gian Paolo


LadelusionediKharja eRudolf all’uscitadal campo TANOPRESS Kharja:«Occasionepersa»


Rudolf felicesoloper ilgol Palaciosostituitoperunleggeroinfortunio da unodei nostri inviati ANDREASCHIAPPAPIETRA


Montali, unico a parlare nel silenzio stampa dei giallorossi, ex allenatore dipallavolochefaelegantemuro:«È difficile sempre avere rigori,nonso- lo aRoma. Prendiamo con beneficio d'inventario queste parole. Luca è grande giocatore e anche uomo con grandi valori, resta tanto affetto per lui, s'è visto anche dall'accoglienza delpubblico».ChiudeGasperini,che non schiaccia: «Effettivamente un episodio che può essere sanzionato, ma a velocità normale se l'arbitro nonvede c'èpocoda fare.Può anche essererigore,èmoltovicinoallapor- ta. Trattenuta non da poco, però ri- peto:avelocitànormalenonfacileda vedere». Pensiero già ai prossimi impegni,


GrossetoinCoppaItaliamercoledìe Catania in casa domenica. Ancora


IL CASO Unmisteriosoguasto


MARCELLOZINOLA LA“NOTIZIA”dalladittaDellaLat-


ta dove avevano affittato il pullman è arrivataattornoalleotto,mai“segnali” c’eranogiàstati. Ilpullmanchedoveva portareaRomaunasessantinadi tifosi “notessera”dellaNord(nonsoloultras storici) si era “rotto”.Nonsi sa senella notteoseèstata-comepensanoi tifosi - una decisione “indotta”. Ovvero un consigliodatodall’autorità (Questura) chepreferivanonavere tifoseria senza biglietto e senza tessera all’Olimpico o dintorni. Anche se dichiaratamente pacifica.Ma alla fine alla cinquantina di tifosi “tesserati”presentinel settore ospiti, se ne sono aggiunti altrettanti (prima dall’albergo della squadra, ap- penapartitaper l’Olimpico,poi conun giro allo stadio) dopo essere arrivati a Roma(alle19)conautoepullminipresi anolo: «una testimonianza esserci per dimostrare che era possibile, senza in- cidenti e violenza». Uno dei primi commenti era com-


parso prestissimo su Facebook sulla paginadiRobertoScotto,unadelleani- mestorichedellaNord:«Nonhomolta vogliadiparlareinquestigiornievene sarete accorti.Ma oggi è successo che qualcuno ha fatto pressione alla ditta dei pullman che doveva portare a Ro- ma pacificamente quelli senza tessera ehannodi fattoimpeditoundirittode-


fermailbusdei“notessera” Viaggioconautoanolo.Elacontestazioneapproderàdalgiudice


fannoanoiundomanipossonofarload altri. Per qualsiasi motivo potranno vietare, con una circolare, qualsiasi al- tromovimento?». Ilnoalla tessera affronta altri livelli:


Tifosi rossoblù aRoma TANOPRESS


mocratico.Non volevamo entrare allo stadio, ma andare a Roma magari al- l’hoteldeigiocatori».«Perincitarlipri- ma della partita - aggiungono altri ap- piedati - e fare vedere che, comunque, noi ci siamo sempre». Rabbia e amarezza: «Hanno fatto di


la contestazione anche in senso tecni- coe“politico”:«Nondiappartenenzaa unpartitochenonci interessa-spiega- no i tifosi -ma in quello più ampio del termine». L’appello è partito su Face- book e concretizza quanto era stato detto la scorsa estate nell‘assemblea dellaSalaChiamatadellaCulmv:«Stu- diareunricorsoperfarpronunciareun “giudiceterzo” sulproblema».Qualco- sainpentolac’ègià.Edèinteressanteil confronto inrete: «èunprincipio di li- bertà: se uno è libero di fare la tessera, deveessereliberodinonfarlaenonper questo perdere dei diritti». Molte le proposte anche sull’iniziativadel “giu- dice terzo” «perché va aperto il con- fronto, noi siamo solo il primo obietti- vo, sefunzionaconnoi,poi toccheràad altri». ARomaperòqualcunocercavalaris-


tuttopernonpermettercidiesercitare unnostrodirittocostituzionale,quello dimuoverci liberamente sul territorio italiano. La tessera non è una legge e perché impediscono di viaggiare?». Èstatascelta“politica”insensolato,


giocata inunasortadipartitaascacchi: «Ilproblemaveroèchequellocheoggi


sa enona cazzotti: gliultràdellaLazio. Tredilorosonostatiarrestatipocopri- ma della partita. I carabinieri li hanno fermati nella zona dell’Olimpico con machete, coltelli, bastoni, e mazze in ferro.L’usocheneavrebberofattoèfa-


cile immaginarlo. zinola@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


Luca Tonidifendepalla.Per fermarloigiallorossi hannofattoricorsoanche allemaniere forti


Toni: «Ormai è passata e cerchiamo diprepararciper laprossimaincasa. Penso che potessimo fare gol anche nelprimotempo, sapevamoche loro il gol ce l'avrebbero fatto.Peccato, ci abbiamoprovatomaèandatamale». E la differenza tra prima e seconda frazione è sottolineata anchedall'al- lenatoredelGenoa: «Buone cose an- chenelprimotempo,manelsecondo abbiamo avuto più coraggio. E mi è dispiaciutoche siadovutouscireper infortunio Palacio, il nostro uomo più in forma. C'era la sensazione di poter fare qualcosa di importante. C'èrammaricoper letanteoccasioni giuste per avere un risultato diver- so».


Allora, parole chiave. Gasp uno:


«Purtroppo non siamo riusciti ad avere stesso ritmo e intensità per tutta la partita, la velocità adeguata per creare pericolo. Nel secondo tempo invece abbiamo aumentato e prodottoabbastanza.Incasariuscia- mo ad avere ritmi notevolmente di- versi. Spero in trasferta dimigliora- re, ma già sul piano organizzativo riusciamoafarebene,anchesucam- pi difficili come quelli della Roma». Gasp due: «Stasera molti giocatori, tornati dalle nazionali, non avevano lamigliore condizione, ci èmancata unpo'dibrillantezza.S'èvistoanche inoccasionedeigol, il secondoancor piùdelprimo.Laparolagiustaèreat-


TANOPRESS


tività, ne abbiamo avuta poca.Non è unanostra caratteristica e inpiùper alcunic'eraunpo'diaffaticamento». Gasp tre: «Nella ripresa c'è stata vo- lontàdi andaredipiùnella loroarea, a cercare la porta, con più uomini. Nel primo eravamo troppo bloccati nella ripartenza.Nel secondo abbia- mo preso qualche rischio in più,ma c'è stata maggiore pericolosità da partenostra».EGaspquattro,conri- tornosullarivendicazione:«Intorno al Genoa c'è questa sensazione che sia in costruzione, ma per me è già squadra. Io sono già soddisfatto. E


cresceremo ancora». casaccia@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


PRIMAVERA IGrifonciniprendonoilvolo


MODENA. Potevano essere di più i gol,ma alla fine il risultatodimisu- ra basta al Genoa Primavera per avere lameglio sui pari età delMo- denaetornarecosìasorrideredopo lostoppatitonell’ultimagaraanda- ta in scena due settimane fa prima della sosta dei campionati: una sconfittadimisuracontrolaJuven- tus, che aveva interrotto la striscia positiva di risultati di Polenta e compagni.Macontroigialloblù,siè rivisto un buon Genoa capace di creare tante occasioni e in alcune circostanze troppo sprecone. Partono forte iGrifoncini che fin


daiprimiminuti impongonoilpro- priogioco,mentrei localiprovanoa difendersi con ordine e a rendersi pericolosi con veloci ripartenze. Ma le occasioni più nitide capitano sui piedi dei ragazzi diCorradi, che primasfioranoilgolconuncolpodi testa di Bertoncini, di poco a lato, poi è una punizione di Polenta, di poco alta sulla traversa, a creareun brividodallepartidiGibertini.Ilgol ènell’ariaearrivaal34’dellaprima frazionedigioco:DeBodeecompa- gni applicano bene la tattica del pressing,ilModenadevefarriparti- re l’azione dalle parti di Gibertini; l’estremo difensore gialloblù com- metteunapiccolaleggerezza,Zigo- ni ne approfitta e non si lascia pre-


GianmarcoZigoni, 19anni, figliodell’exgenoanoGianfranco


gare portando in vantaggio i suoi. Nella ripresa ci si aspetta la rea-


zione delModena che però non ar- riva e sonoancora ibaby rossoblùa tenereinmanoilpallinodelgiocoe arendersipericolosiinavantisenza rischiare.Cosìleazionidagolpergli ospitinonmancano,ancheselami- radiZigoni,CandiaeParodièdari- vedere. Poi è una grande parata di Gibertini a salvare la porta delMo- dena su gran tiro di Carlini dopo una bellissima azione corale. MODENA-GENOA0-1 Modena:Gibertini,Garzoni,Du-


rante, Mauriello (25’ st Alinovi), Shehu, Pessagno, Cerè, Fiandaca, Varvelli, Pulga (21 st Pasquariello), Terranova (31’ st Pecora).All.Nota- ri.


Genoa: Stillo, Bertoncini, Carli-


ni,DeBode,Polenta, Sturaro (11’ st Guarco), Piras (29’ st Cane),Doni- nelli,Zigoni,Candia(35’ stMiraco- li),Parodi.All..Corradi-Juric. Arbitro:Minelli diVarese. Reti:Zigoni 34’ pt Note: espulso al 28’ st Fiandaca


per doppia ammonizione. MAT.CIL.


retediZigonietantechances AModenaritornoallavittoriadopolostopcontrolaJuventus


ROMA. Tanta delusione e un bel po’ di autocritica per la squadra rossoblù,chetornaancoraamani vuotedaunatrasferta.«Abbiamo buttato via un’occasione impor- tante, anche perché la Roma, dal puntodivistafisico,hadimostra- to di essere in difficoltà. Noi ab- biamo sprecato il primo tempo, gettando al vento anche alcune pallegol.Poisiamocresciutinella ripresa e alla fine potevamo an- che centrare il pareggio», sottoli- nea Houssine Kharja, ormai di- ventato titolare fisso nello scac- chierediGasperini.«Ilmisterera deluso, ci ha detto che nei primi quarantacinque minuti abbiamo giocato poco.C’è la sensazione di non aver sfruttato una grande chance e questo famale.Difficol- tà tattiche all’inizio?Nonèundi- scorso chemi riguarda, di sicuro abbiamofattomenodiquelloche potevamo», spiega il centrocam- pistamarocchino, che poi indica ciò quello che manca ancora al Grifone: «La consapevolezza di essere una grande squadra, so-


prattutto lontano dal Ferraris. Dobbiamocredercidipiù:èunpo’ che lo diciamo, finora non siamo riusciti ametterlo in pratica.Ora dobbiamosfruttarealmassimole due partite in casa, contro Cata- niaeInter,per recuperareipunti persi in queste prime partite». L’unico sorriso della serata è


quello, un po’ triste, di Gergely Rudolf,alsuoprimogol inserieA. «Mifapiacere,sonocontento,an- che se purtroppo non è servito a molto.Peccato che sia andata co- sì, perché secondo me avremmo anche potuto vincere», confida l’attaccante ungherese, reduce anche da una serie di ottime pre- stazioniconlamagliadellanazio- nale. Ora il calendario prevede mercoledì la gara del terzo turno diCoppa Italia controilGrosseto (ore 18): la squadra rossoblù, che ieri ha voluto ringraziare i tifosi arrivati a Roma, dentro e fuori l’Olimpico, riprende domani gli allenamenti.Daverificare le con- dizioni di Palacio, uscito nell’in- tervallo per un risentimento ai flessori. schiappapietra@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


sport I GIOCATORI


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