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sport GLI AVVERSARI VIZZERO SinisaMihajlovic,4anni alla Samp


Mihajlovic nontrema: «I fischi?Meglio dellebombe»


LUCAPACINI PRIMAVERA ConFornarolieObiang


GENOVA.Esonotre.Noncomeigol messiasegnoieripomeriggio(quat- tro) controilLivornosottogliocchi deldirettore generaleGasparin,ma le vittorie consecutive della Samp- doria Primavera. I blucerchiati fin dai primissimi minuti hanno con- trollato la partita, guidati inmezzo alcampodaObiangespin- ti in avanti daFornaroli. Il goldel vantaggioarri-


va al 10’: Muratore recu- pera in mezzo al campo, lancia Zaza anticipato da un difensore, ma la palla giungeaFornarolichesu- pera Barbetta. Il Livorno accusa il colpo, prima ri- schia di capitolare su un tirodiZazapoitrovaasor- presa la rete del pareggio: Messina ferma irregolar- mente in area Lignani, che trasfor- ma il rigore. Nella ripresa la Sampdoria tiene


terzavittoriaconsecutiva AllaSciorbaiblucerchiati travolgonoilLivorno


vrata tra Zaza e Fornaroli, palla a Martinelli che non sbaglia per il 3-1 che chiude virtualmente la sfida. Nel finale è ancora la Sampdoria ad andare ingol colneoentratoOlivie- ro che sfrutta un assist di Beretta. Nel finale espulso Anzilotti per un fallo suCancellotti. Sampdoria-Livorno


4-1


roli, 40’ (rig.) Lignani; 10’ Zaza, 12’Martinelli, 35’ st Oliviero. Sampdoria: Tozzo,


Marcatori: 10’ Forna- BrunoFornaroli Livorno: Barbetta, Carani (1’ st


Cancellotti,Messina (3’ st Blondett), Patacchiola, Lorusso,Martinelli (30’ st Oliviero), Muratore, Obiang, Zaza (21’ s.t. Be- retta),Krsticic,Fornaroli. All.:Bruni.


sempre i ritmi alti e ripassa in van- taggio dopo dieci minuti: Krsticic pesca Zaza che infila Barbetta con unprecisodiagonale.Aquestopun- tola formazione toscananonhapiù laforzaperreagieedopodueminuti incassa la terza rete: azionemano-


Valentini), Oussou, Agelli, Anzilot- ti, Lignani (15’ st Colombi),Monti, Moscati M., Cappellini (15’ st Mo- scati F.), Volpato, Manzella. All.: Cei. Arbitro:Penno diNichelino. Note: espulso al 45’ st Anzilotti


per gioco scorretto MATTEOCILEONE


DECISO, fermo, risoluto. Sinisa Mihajlovic ha parlato brevemente della folle notte di Italia-Serbia,ma non ha accettato contraddittorio. «Anticipoquellocheèilmiopensie- rosuquantoavvenutoaGenova-ha annunciato appena entrato in sala stampa - ma risponderò solo a do- mande riguardanti la gara contro la Samp».Ecosì ha fatto, rintuzzando leinsistenzedicolorochehannoco- munqueprovatoaviolareil suodik- tat.«AMarassihoprovatoamarezza e dispiacere. Amarezza, tanta, per- chéeroandatopergodermiunabel- lapartita emagariuna vittoriadella Nazionale serba: invece ho visto molta violenza e... paura. Sono cose che col calcio non c’entrano nulla. Dispiacereperchéper colpadiqual- che pseudo-tifoso lamia Nazionale nonha fattounabella figura...Detto questo, possiamo parlare di calcio». Unmuro di gomma violato inmini- mapartesoloquandoiltecnicoviola ha risposto alla provocazione di chi glihachiestoselui, serbo,nonabbia paura di essere bersaglio dei fi- schi di Marassi: «Alla Samp ho trascorso 4 anni bellissimi, sono rimasto molto legato all’am- biente eho sem- pre piacere di tornare a Geno- va; se venissi fi- schiato per il fatto di essere serbo nonmi farebbe né caldo né freddo, ho troppa esperienza». Già!Ma come annota qualcuno, ci


AMARASSI DOPOIVAN


di sicurezza rinforzate: 190agenti inpiù


Misure


sono altri serbi in viola, Ljajic eGu- lan, che vista la giovane età potreb- bero subire, eccome, una simile pressione:«DoveènatoLjajicnonci si impressionaperi fischi,semmaisi ha paura delle bombe...». Perlaprimapartita aMarassidopo


lo showdi “Ivan ilTerribile”, e con- siderandoanchel’arrivodigiocatori serbi, lemisuredisicurezzasaranno rigide: 190 gli agenti in più, e anche gli steward del settore ospiti saran- no rinforzati. Chiusa la parentesi, passiamo al


gioco. «Sono convinto chePazzini e Cassano valgano quantoMancini e Vialli -diceMihajolivic -nonhanno vintoquantoi loropredecessori,ma solo perchéMancini e Vialli gioca- vano in una squadra decisamente più forte». LaFiorentina,giàprivadellosqua-


lificatoMontolivo,dovràfareiconti pure con le defezioni degli infortu- nati Bolatti, D’Agostino, Zanetti e, naturalmente,Jovetic.Unapenuria diuomini che, soprattuttoinmezzo alcampo,creaqualchegrattacapodi troppoaMihajlovic, cheperònonsi straccialevesti:«Holeideechiaresu chimanderòincampo».Vedremose chigiocheràavràlamentealtrettan- to lucida: a cominciare da Santana che potrebbe affiancare Donadel in mediana, ruolo per lui inedito.


L’ANALISI


VARGAS, ILPERICOLOÈASINISTRA LIAJIC,TALENTOPURISSIMO


CLAUDIOONOFRI


“LA PORTI un bacione a Firenze… che l’è lamia città...” cantava Odo- ardo Spadaro, dopoMichele Testa, in arteArmandoGill (napoletano), considerato il secondo cantautore puro,autorecioèdi tuttelesuecan- zoni.Ederanoversi tristi,diunara- gazza che viveva all’estero e sma- niavaperrivederelasuaFirenzeco- me una volta, tristi come quelli di un’altra canzone di Ivan Graziani, “FirenzeCanzonetriste”.Appunto. Rimechesiattaglianoallaperfezio- neallostatod’animodiAndreaDel- laValle,“tycoon”dellasocietàviola, infuriato con quelli della “cricca” come li ha definiti lui, rei di effet- tuareungioco almassacronei con- fronti suoi e del fratello Diego. Umore nero anche per l’ottimo Pantaleo Corvino, talent scout di primissimo livello, così come di Si- nisaMihalovic,solotremesi faalle- natorerampanteeoragiàindiscus- sione, inunmondochebruciatutto e subito.Esentimento di sconforto anche per i giocatori, pure quelli idolatrati (Montolivo, Gilardino ecc.) dall’esigente pubblico che an- cora affolla l’Artemio Franchi, che hanno perso di colpo quell’appeal che li aveva contraddistinti quasi sempre nel quinquennioPrandelli. La vittoria col Parma aveva, in


qualchemodo, restituito unaman- ciatadiautostimaaiprotagonisti, la successiva sconfitta interna colPa- lermohatoltoquellosprazzodiluce ches’intravvedevaallafinedel tun- nel: lapartitadiMarassicontrouna Samp arrabbiata e alla ricerca an- ch’essadiunaprecisa identità, fini- rà per rappresentare uno spartiac- quedecisivoperilfuturoincampio- nato. Il tecnico serbo cercherà di centrare l’obiettivo,nonspostando di una virgola l’assetto tattico che daunpaiod’annirisultaessereilca- novaccio più idoneo, viste caratte- ristiche tecnico-tattiche di molti interpreti.Amenoche,vistala“mo- ria”dicentrocampisti, trainfortuni e squalifiche, non opti per un im- probabile 4-3-3. Nel quale, però, troppiuomini finirebberofuoripo- sizione: centrocampo con Vargas e Santanainterni;Liajic, trequartista o seconda punta, defilato sull’out destrod’attacco...Difficile,anchese non impossibile. Il 4-2-3-1, da quando la matura-


zione calcistica diMontolivo (oggi squalificato) ha consentito al cen- trocampista dellaNazionale di am- pliare il suo raggio d’azione e dun- que giocare davanti alla difesa, ha consentito di sfruttare almeglio le qualità prima di Jovetic (ancora lunga la degenza, assenza impor- tantissima, giocatore vero ormai) e poidelconnazionale,piùgiovanedi 2 anni (1991), Liajic, talentuosissi- mo anche lui.Questomodulo, inol- tre,garantiscel’apportodegliester- ni “alti”: gente comeMarchionni e Cerci (dualismo per unamaglia da titolare con la Samp, il primo gio- cherebbeproprionelsuoruolopre- ferito; il secondo s’è guadagnato, a sorpresauncreditocorposo)oSan- tana (sempre pronto all’uso, drib- bling, cross e tanto lavoro). Que- st’ultimo oggi potrebbe anche for- mare la coppia di frangiflutti in mezzoalcampo,amenochenonsia rispolveratol’argentinoBolatti,nel suo ruolo d’origine,ma anch’egli è acciaccato. Nome pesante nella li- sta degli esterni alti, quello di Var- gas. È ancora alla ricerca della for- ma migliore, ma ha pur sempre la palla in mezzo, dalla sinistra, più potente e precisa del campionato. Ovviamente,Mihajlovic restainat- tesa di un certo AdrianMutu (il 28 di questomese di nuovo in pista). Il tutto finalizzato alla ricerca


della testa, di un piede, dell’anca, dello stinco e altro di Gilardino (il gol lo fa da sempre in tutte i modi possibili, conla rete segnata ai sici- liani sonodiventate 125 le realizza- zioni, coppe varie e Nazionale


VIOLA, ASSENZE CHE PESANO


La Fiorentina ha pagato, in questo inizio di campionato, l’infortunio di un uomo fondamentale come Jovetic. Mihajlovic aspetta con ansia il rientro diMutu, previsto per la fine delmese.Oggi gli mancheranno anche Montolivo,D’Agostino e Cristiano Zanetti: perciò dovrà inventarsi un centrocampo nuovo. Il pericolo numero uno restaGilardino, 36 gol in 77 partite inmaglia viola


esclusi), in agguato perenne nel- l’area di rigore avversaria. Davanti a Frey (in certe partite


DOPPIA MISSIONE PER SEMIOLI


Saràmolto importante la prestazione di Semioli,c he dovrà ripiegare suVargas e dare unamano a Zauri (il peruviano, pur non essendo un’ala pura, nell’uno contro uno è straripante in quanto a tecnica e soprattutto forza e riesce sempre ad andare al cross).Ma dovrà anche attaccare un Felipe che si è più difensore di Pasqual,ma nelle praterie sulle fasce laterali annaspa un po’


un fenomeno, imperforabile, qual- che disturbo nell’avere alle spalle unocomeBoruc,exCeltic,presoda Corvino perché il francese era in odoredi cessione,mai concretizza- tasi), sulle fasce di competenza De Silvestri (a segno col Parma, classe ’88, già73presenze inserieA) eFe- lipe (lento ma, apparentemente, inesorabile regresso dai tempi di Udine, fuscovatodaGerolin, allora ds friulano, in un campetto in Amazzonia, centrale adatto a una difesa a 3 o a 4, come esterno si ar-


rangia), protetti al centro da Gam- berini e Kroldrup o Natali. Mica male, senza dubbio. Esevogliamocomunquemetter-


GLI APPUNTI DELL’ALLENATORE


ILSECOLOXIX DOMENICA


17OTTOBRE2010


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la sui e coninumeri, il tuttopuòes- serecatalogatoanchecome4-1-4-1, ma “chi se ne frega”, diCartesiomi hasempreaffascinatopiùlavenafi- losofica che quellamatematica. La Samp col suo ormai ri-consolidato 4-4-2 (anche qui sono dettagli, a pensarci bene, nei confronti del- l’eventuale 4-2-3-1 viola, i centrali dimetà campo sono 2, due pure gli esterni dimetà campo e Cassano e Liajic,almenocomeposizione, fan- nopariepatta,allespallediPazzini eGilardino), dovràmettere a nudo leattualimagagnedellaFiorentina. Semioli, ad esempio, dovrà ripie-


VOLANTE CENTRAL


CLAUDIO ONOFRI


allenatore, giornalista e commentatore Sky


gare su Vargas e dare una mano a Zauri (il peruviano, pur non essen- do un’ala pura, nell’uno-vs-uno è straripanteinquantoatecnicaeso- pratutto forza e riesce sempre ad andare al cross), ma poi attaccare un Felipe che si è più difensore di Pasqual,ma nelle praterie sulle fa- scelateraliannaspaunpo’.Esegio- ca Santana lì inmezzo, aDessena o TissoneePalomboarginarnelevel- leitàimportantiinfasedicostruzio- ne,maancheevidenziarneilimitidi esperienzanelruoloelascarsaatti- tudine a difendere.Così comeCas- sanoePazzini sonoobbligati adare segnali determinanti in campo, il baresefacendoscontare, inqualche occasione, il “gap” di passo tra lui e Gamberini, Natali o Kroldrup, an- dando a giocare più vicino al com- pagno.Ilcentravantinonpensando affatto al gol chenonarriva (per lui avrebbe l’effetto cheha lanaftalina suEtaBeta,mitico personaggio di- sneyniano),ma dando unamano ai


compagni in ogni situazione. ©RIPRODUZIONERISERVATA


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