Ad Alba tartufo low cost
Dopo i funghi, il tartufo. Il 2010è un’annata eccezionale anche per la delizia che cresce sottoterra. E i prezzi della specialità alla fiera della cittadina piemontese sono scesi di circa cento euro al grammo APAGINA45
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RENATOTORTAROLO FABRIZIOBASSO
QUANDOFabio Fazio si avventura negli anni ’70, succede nel 1997 su Raidue con “Animamia”, il sospetto che sia il punto di vistadiunexbambinodell’epocaèpalpabi- le. D’accordo, con lui c’è Claudio Baglioni che esplode proprio in quel decennio con “Questopiccologrande amore”, e laparata di artisti giubilati in seguito, a cominciare dai Cugini di campagna, rende tutto più credibile sottolosguardofebbricitantedel conduttore. Il pubblico ci sta, perché diffi- cilmenteècriticoconlericostruzioni,pen- sate solo agli svarioni nei filmsulla Secon- da guerramondiale, e la critica applaude. Ma oggi, a quarant’anni dal big bang ori-
ginario e una certa prevalenza dei Sixties rispetto a qualsiasi deca- de precedente e successi- va,cisipuòinnamoraredi quelperiodo?Chiederlo a QuentinTarantinosareb- be troppo facile: tutto il suo cinema è dedicato, e diciamo pure copiato, da quel decennio. Con una devozione filiale per il re- gista Fernando Di Leo di “Milano calibro 9” e “La mala ordina”. Allo stesso tempo Paul
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“DOVE COMINCIA IL SOLE”
ammettiamo che abbiano ragione: perché nel tour imminente, debutto il 23 novem- bre a Rimini e Liguria per ora esclusa, at- mosferediquarant’anni fapotrannopiace- re? «Perché sono stati anni pericolosi,ma estremanente raffinati, ricchi di fantasia» spiegaMickJaggerperil lanciodi“Exileon Main Street” in una versione nostalgica e arricchita di versioni inedite «certo, noi Rolling Stones non eravamo esattamente frequentazioniper famiglie.Mi rendocon- to che abbiamo vissutouna stagione infer- nale,maindubbiamentenonc’èpiùstatala stessacreatività».NelcasodeiPoohc’èan- che l’orgoglio di poter investire «senza es- serevincolatiallemajor,comunquedique- sti tempicivuolcoraggio.Noivogliamoche lenuovegenerazioni torninoainnamorar- sidell’oggetto,ancheundisco.Unconcetto che ultimamente si è un po’ smarrito». Per la verità, oggi la
M. Glaser, lo Starsky del celebre telefilm, spiega: «Noncredocheunfilmsu quello che abbiamo com- binatineglianni ’70possa suonare realistico, sareb- becomechiederediripro- durre fedelmente ciò che sentivamo.Ilcheèimpos- sibile».Alloraperchèil ri- torno musicale dei Pooh, in tre dopo l’addio di Ste- fano D’Orazio, sembra scongiurare il pericolo di cui parla Glaser? “Dove comincia il sole”, primoalbumd’ineditidal2004,èunafoto- grafia di ciò che i Pooh provavano quaran- t’anni fa.UnavoltaesclusocheDodiBatta- gli,RedCanzianeRobyFacchinetticopino sestessi, lasuitedadodiciminutidelbrano iniziale,chedàappuntoil titolo,èuntribu- to a “Parsifal”, disco imperdibile non solo per i fans deiPoohma per chiunque voglia capireunpo’delpassatomusicaleitaliano. I tre, per nulla intimoriti dal tornare in
Nella formazione a tre, con Roby Facchinetti,DodiBatta- glia eRedCanzian, i Pooh pub- blicano “Dove comincia il so- le”, albumconmolti riferimen- ti al pop italiano degli anni ’70, di cui la band è stata il faro. Dodici canzoni che si possono permettere di non rispettare i tempi tipici del pop da radio. La suite iniziale dura dodici minuti. Interessanti le voci, con timbri di quell’epoca
tentazione sarebbe di resuscitare gli anni 80 ma il livello molto più basso scoraggia quasi del tutto questo tenta- tivo.Incompensoilde- sign dei Seventies, co- me la lampada Arco di Achille Castiglioni per fare ancora un esem- pioitaliano,haunmer- cato stabile. Lo stesso che ha il vintage della moda, considerando che almeno due dei quattro geni del fashion, Yves Saint Laurent e Valentino, hanno dato il meglio proprio all’epoca. Gli altri due, per amore di cronaca, sono Chanel eDiormaappartengo- no ad altra età. Ancora oggi, inoltre,
scena, perdipiù con un lavoro un po’ fuori moda, ammettono decisi: «È uno degli al- bummigliori della nostra carriera: gli altri sono appunto “Parsifal”, “Giorni infiniti”, “Uomini soli”, “Viva”, “Alessandra” e “Po- ohlover”». Naturalmente qualsiasi artista è portato a glorificare l’ultima opera, ma
più generazioni ascoltano Jim Morrison nei Doors, con un curioso sbilanciamento temporale,vistochemorìil3luglio1971ma riuscendo a prevedere il tono, la poesia e pure le incongruenze degli anni seguenti. Lo stesso vale, su un piano più alto, per ClintEastwood, soprattutto inquelperso- naggio inesorabile che è l’ispettore Calla- ghan.Accusato di fascismo, è sopravvissu- to invece come uomo coerente, dando con iltempoaEastwoodlacapacitàdisviluppa- requel carattere sinoaportarloalla figura smagliante del reduce Kowalski in “Gran Torino”, il suo capolavoro.Essenziali, tor- mentati, risolutivi: sì,glianniSettantanon
sono affatto da buttare.Anzi.
tortarolo@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
DABAGLIONIA... Una delle icone degli anni ’70è “Questo piccolo grande amore” di ClaudioBaglioni, oggi rivalutato come albumsulla protesta popolare. Ma quel decennio è anche unamoda dai tagli arditi e anti convenzionali. Inoltre i suoni mischiati fra rock, pop e classica degli Emerson, Lake&Palmer riflettono l’umore del tempo
«IL NOSTRO PETROLIO DEVE ESSERE DIFESO»
Nel nuovo romanzo dell’americanoAllan Folsoml’energia è ancora una volta al centro di intrighi internazionali APAGINA42
DIVI CONTRO IL BULLISMO: «ANCHE NOI UMILIATI»
Ondata di suicidi fra gli adolescenti negliUsa Le star diHollywood confessano di essere stati sottoposti a violenze verbali e fisiche APAGINA43
ILSECOLOXIX VENERDÌ
15OTTOBRE2010
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ANCORAGLIANNI ‘70 TENIAMOCELISTRETTI
Il disco deiPooh rilancia una domanda su quell’epoca: è stata l’ultima davvero creativa sino a oggi?
DAEASTWOODA... L’immaginario americano ha dato suggestioni universali.Come l’ispettore Callaghan diClint Eastwood, che descrive la perdita dell’innocenza di un’epoca, o Jim Morrison dei Doors,morto nel ’71,ma arrivato fino a oggi. In Italia il design è innovativo più di sempre: come nella lampada Castiglioni
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