genova
Lezionipiùlunghe, esplodelaprotesta daBolzanetoaRonco
Scioperoall’IpsiaGaslini,blocchi stradalialPrimoLevi LODOVICOPRATIEBRUNOVIANI
LA LOTTA che si gioca intorno al mondodellascuolasiallargasempre più, ilmalessere assumemille volti: la riforma dell’Università divide la politica ai massimi livelli istituzio- nali e il rettore Giacomo Deferrari, (uomo di sinistra ma gelminiano di ferro che su quel programma sta co- struendo il suo Ateneo) annuncia: «Noi andiamo avanti». Malostessomalessereattornoalla
PRESIDIO COBAS ADE FERRARI
riforma Gelmini ha (anche) l’odore delle uova infrante contro ilmuro di unistitutoprofessionalelanciateieri mattinadaungruppodistudentidel- l’Ipsia Gaslini di Bolzaneto verso il vicepreside. Un gesto che ha innec- sato prima l’intervento dei carabi- nieri epoi probabilicorollari insede disciplinare, quando questamattina ilpresidedell’istituto,GiuseppeVal- lebona,leggeràlarelazionesull’acca- duto. Inaltresituazioni,ilmalesserede-
borda e si confonde con altre prote- ste. Questa mat- tina, una pre- senza studente- sca è annunciata alla manifesta- zione dei Cobas dei precari della scuola, alle 9,30 davanti alla pre- fettura, mentre almeno un pull- man di studenti
CARABINIERI
Nell’istituto del ponente è finita con il lancio di uovamarce
universitari partirà daGenova verso Roma sabato, nel giorno dellamani- festazione deimetalmeccanici della FiomCgil. All’Ipsia Gaslini di Bolzaneto il
CHIAMATI I
Sciopero generale dei dipendenti della scuola e dell’Università che aderiscono aiCobas:manifestazione a partire dalle 9.30aDe Ferrari e presidio contro i tagli «di posti di lavoro, di classi, materie, orario, contro l’espulsione inmassa dei precari e per la loro assunzione stabile». Si uniranno studenti e dipendenti delCarlo Felice
ARENZANO, SI FERMA L’ASILO
Cento firme in due giorni raccolte tra i genitori «preoccupati per il servizio di pulizia, assistenza e sorveglianza dei bambini». Le operatrici scolastiche presso la scuolamaterna diArenzano, dipendenti di una cooperativa sociale, oggi incrociano le braccia emanifesteranno presso la direzione scolastica regionale
uova e inizia il lancio verso l’istituto. Ilpresidenonc’è eilvicepreside,alla malaparata, chiama i carabinieri. «Tutto si è concluso nel modo peg- giore possibile - dice sconsolata la studentessa-unapartedinoieraco- munque a lezione, volevamo prote- stare per un giusto motivo e siamo passati dalla parte del torto. È finita cheabbiamoancheaiutatoapulirelo sporco delle uova rotte». A Borgo Fornari studenti in scio-
pero contro l’entrata in vigore del- l’orario definitivo, annunciata per lunedì,che(cosìcomeèstatoannun- ciato) farebbe perdere coincidenze di treni e bus a una bella fetta della popolazione scolastica composta da più di settecento pendolari: tra stu- denti delle superiori, insegnanti e personale ausiliario. Nel mirino del malcontento l’in-
troduzione dell’ora di lezione di ses- santa minuti. Per adesso limitata cinquanta. «Qui siamo quasi tutti pendolari - spiega uno studente di quinta - con il nuovo orario usciamo di scuola poco prima delle due e quandosiarrivaacasanonsisa. Ipiù penalizzati siamo noi che dobbiamo dare lamaturità, trentasei ore setti- manali, più gli spostamenti .Questa scuola non impone solo orari impe- gnativi,maancheungranlavoroaca- sa.Come facciamo ad arrivare a fine
Gli studentidel “PrimoLevi”diBorgoFornaridurante lamanifestazionediprotesta
anno in queste condizioni? Non vo- gliamo studiare di meno, ma aver tempo per studiare di più». «Gli studentihannoragione-dice
diWalter Gaggero, insegnante - an- chenoiegliausiliarisiamoquasi tut- ti pendolari, viviamo disagi analo- ghi». Il preside però non vuol fare il passo indietro. «Non si può tornare ai cinquanta minuti - dice Paolo Francesco Siciliano - perché in ogni modo dovremmo recuperare le ore perdute conlezioni supplementari e difficoltàaltrettantogravi.Andremo a cercare un accordo con ferrovie ed
Atp».
viani@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
IL PRESIDENTE DI ATP RIBALTA IL PROBLEMA. FISSATOUNINCONTRO PER LUNEDÌ
problema èmolto pratico: è l’orario dellelezionichecostringeglistuden- tiaentrareeusciresenzaaverenem- meno (secondo i ragazzi) il tempo per studiare epreparare lamaturità. «Cihannocambiatoorarioper colpa della Gelmini - racconta una porta- vocedegli studenti inmattinata-nel nuovo calendario ci sono due giorni impossibili, il lunedì e il mercoledì, incui entreremo almattino, avremo quarantaminutiperilpranzocheèdi persèunproblemavistochenonesi- ste unamensa. Poi dovremo ripren- derefinoalle17,30.Easpettiamoan- cora di avere un palestra: oggi per le lezionidieducazionefisicacidivido- no tra quelle diTeglia eBegato». Nello sciopero improvvisato al-
l’Ipsia Gaslini, per una parte degli studenti lerivendicazioni si confon- donobenpresto conlarabbiaelago- liardia:qualcunocompraunpaccodi
«LASCUOLANONPUÒPRETENDERE CHETUTTOSIADEGUIAISUOIORARI» L’INTERVISTA
«ABBIAMOricevuto una telefona- ta del dirigente scolastico di Borgo Fornari - racconta ierimattina Li- vioRaverapresidenteAtp, chiama- toarisolvereunadelle(tante)criti- citàdiquestoiniziod’annoscolasti- co sul territorio - ci ha fatto sapere chedallaprossima settimana aveva intenzione di cambiare gli orari di alcune lezioni. E questo avrebbe creatoalcuniproblemiperstudenti e personale che devono prendere il treno». Il primo problema è che un
gruppodiragazzistapicchettan- dol’ingressodellascuola.Eildi- rettore dell’Ufficio scolastico
RIVOLUZIONE ALL’UNIVERSITÀ, LO STOP DEL MINISTRO Ilrettorefurioso:
«Riformarinviata, laprocedura
èstatascandalosa» Losfogo:giochidabassoimpero,
lamancanzadei soldièsolounascusa
regionale Annamaria Dominici ha fatto sapere che, quello dei bus, non è un problema che le compete. «Nonècosì. Idirigenti scolastici,
quindi anche il Provveditorato, hanno obbligo per legge di assicu- rarsi che gli orari scolastici siano compatibiliconilsistemadimobili- tà della zona. Non è pensabile che facciano il loro orario e ilmondo si debba adeguare, anche senoi chie- diamo sempre ai singoli dirigenti scolastici,all’iniziodell’anno,dico- municarci gli orari delle lezioni». AdessoAtppuòfarequalcosa? «È assolutamente necessario,ma
il problema è capire chi paga. Tutti gli anni tentiamo di migliorare il servizio alle scuole, ma nel limite delle nostre risorse. A meno che non intervengano altri fondi»
LARIFORMAèstatasolorinviata, il rettore dell’Università di Genova, Giacomo Deferrari, non ha dubbi. «Ma con una procedura scandalosa. Perchè isoldicisonoperlequotelat- te,per ipartiti efinoapochigiorni fa c’eranoancheperl’Università.Ora,il ministroTremonti viene a dire che non ci sono più.Non è normale». Sono scomparsi i soldi per la
menti,900milioni si trovano.Credo invece che tutto vada letto diversa- mente: sono giochi da basso impero chefannotraloro,giochichenonca- piamo, diciamo così.Ma ci sono». Può essere piùesplicito? «Inpoliticasipuòdireun“no”per-
GLI STUDENTI DELLA VALTREBBIA «Stretticomesardine
Comuni,dallaProvincia allaRegio- ne.Tuttisononellestessedifficoltà, ma quello che è certo è che noi, co- me Atp, non possiamo garantire servizi per i quali non abbiamo la copertura economica». Significa che non ci sono spe-
ranze per i ragazzi diBorgoFor- nari? «Stiamo lavorando,il preside ci
ha fatto sapere che rimanderà di una settimana l’introduzione del nuovo orario che sta creando tanti problemi.All’iniziodellasettimana prossima ci incontreremo permet- teremointavolalecarte.Unacosaè certa:osi trovaunasoluzione,oper ottanta ragazzi il ritorno a casa sa- rebbe davvero un problema». B.V.
Chi può intervenire? «Qualsiasi ente, dalla scuola ai
FANNO i pendolari fin da giova- nissimi,i ragazzi della Val Treb- biaedell’AltaValbisagno(princi- palmentediBargagli eTorriglia), e quindi sono abituati a sveglie antelucane e lunghe percorrenze per andare e tornare dalle scuole di Genova.Ma quest’anno iproblemisisonomolti- plicati. I nuovi sistemi, con l’ora di lezione non più di 50 minuti ma di 60, rendonopiùdifficile scapicollarsi per arriva- reintempoallacorriera delle 13 o delle 14 che a finelezioneriportaaca- sa.Poi,lacosiddettacar- ta verde (l’abbonamen- toperstudenti)quièau- mentatada30a33euro almese. E poi ancora,la vetustà degli automezzi utilizzati per il traspor- to li fa brontolare, così come il fattoche almat- tinolecorrieredaTorri- glia e centri limitrofi chevannoversoGenova siano strapiene e li costringano spessoaviaggiareinpiedi.«Molti hannola giustificazioneperusci- re dieci minuti prima – spiega il sindaco di Torriglia Maurizio Beltrami,chesi faportavocedelle lagnanze di molte famiglie sui
È un pensar male andreottia-
no? «Oci sonoproblemi cerebrali, o di
Gelmini? Non è un problema di finanzia-
altro tipo: si stanno giocando partite più grandi dell’Università. Io non faccio parte di quel clan politicoma vedoquelloche è successonel consi- glio deiministri: i finiani sono favo- revolissimi purchèci sianofinanzia- menti,Bossihadettocheèmeglioda- re soldi all’Università che comprare bombe.Quanto a Berllusconi, invita ad andare avanti a spron battuto. Nonrestanomoltinomi incam-
po, ilpalettoeconomicovienefor- malmente daTremonti... «Il paletto è Tremonti, formal-
chè si pensa che qualcosa non vada bene,oppure perchè dicendo “no” si creanoproblemiadaltriocisiavvan- taggia di persona».
Il rettoreGiacomoDeferrari
mente ma anche politicamente, il suodisegno valontano:osièaccorto cheavevasbagliatoiconti,oppureha altre idee e progetti». Lei si èmessoingioco, inprima persona, sullarealizzazionediun
sucorrierevecchie» Corsaalbusdeigiovanipendolaridellastatale45 MARAQUEIROLO
ILSECOLOXIX VENERDÌ
15OTTOBRE2010
25 NEL MIRINO DI STUDENT E INSEGNANTI IL PROBLEMA MENSE E LE USCITE SFASATE RISPETTO ALLE PARTENZE DEI MEZZI PUBBLICI
problemi che qui ha l’Atp –ma a voltenonbasta.Eseunoperde la corriera delle 13.55, poi deve aspettareoreperritornareacasa. Abbiamo chiesto un colloquio conAtpperparlaredi questi e al- tri problemi,speriamo di conclu- dere presto qualcosa». Roberto Malatesta,
MaurizioBeltrami QUOTIDIANO
«Se si perde il pullman
delle 13.55, si aspetta per ore»
DISAGIO
quenta un istituto del centro cit- tà, come il Doria o il Barabino, il problema diventa più serio. Pro- testare?No, per ilmomento non sono previste proteste. E poi,
contro chi, precisamente?». ©riproduzioneriservata
programmaper l’Ateneosecondo lelineedellariformaGelomini.Se nonpassa che fa? «Andiamo avanti lo stesso, abbia-
mo uno statuto abbastanza elastico. Toglieremo una o due frasi che po- trebbero creare incompatibilità giu- ridicaconl’attualenormativa,saran- no cambiamenti comunque mini- mali. Certo,con la legge approvata, saremmomolto più solidi...». Parladiunamaggiore stabilità
economica? «Parloanchedi stabilitàdalpunto
di vista politico. Se la legge non c’è , certe lamentelepesanodipiùe tutto il cammino diventa più difficile.Ma iosonocertochel’eventualitàdiuna bocciatura possa realizzarsi solo se cadràilgoverno.Altrimenti,tutto ri- tarderà magari di un mese, ma non sarà certo un gran problema...». B.V.
sedicenne torrigliese, studente della terza scientifico del liceo Da Vinci,succursalediMo- lassana, ieri era da poco rientratoacasadascuo- la: «Quello che ci depri- me è il fatto di dover viaggiareammassatico- me sardine, spesso in piedi, di viaggiare su corriere fatiscenti e di vederci aumentato l’ab- bonamento mensile. Per quanto riguarda il nuovoorario, ioper for- tuna ho la fermata del bus a pochi passi da scuola, ma i miei amici che vanno al Firpo, per esempio,hannodeipro- blemi per arrivare in tempo. Se poi uno fre-
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