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ILSECOLOXIX VENERDÌ 15OTTOBRE2010


primopiano VIA DEL GOVERNO ALLA LEGGE DI STABILITÀ. IN PARLAMENTO SARÀ CHIESTA LA FIDUCIA


Tagliper12miliardi ministri inferociti


Tremonticonferma:nonc’èuneuropernessuno.Galan:unatragedia MICHELELOMBARDI


ROMA. Arrivano i tagli. Ilministro dell’Economia,GiulioTremonti,ha servito ieri ai colleghi di governo il menù dei risparmi per l’anno pros- simo: dovranno sfrondare i loro bi- lancidi quasi 12miliardidi euro co- me stabilito con lamanovra econo- mica di luglio. «Per ora non c’è un euro in più a disposizione», ha ta- gliato corto Tremonti durante il Consiglio dei ministri, che ieri ha dato ilvialiberaallaleggedi stabili- tà,comesichiamaoral’exFinanzia- ria.Unsolo articolo emolte tabelle, chehannoconfermatoi timoridella vigilia: ildisegnodi leggeprevedeun taglio lineare del 10 per cento per tutti i dicasteri pari a 11,6 miliardi per il 2011 con poche briciole raci- molatenellepieghedelbilancioche saranno distribuite dal titolare di viaXXSettembrepocoprimadiNa- talequandovedràlaluceilsolitode- cretone di fine anno. Per l’anno prossimoèdisponibilesolo1miliar- do: una cifra che sale a 3miliardi di euronel2012ea9,5miliardidieuro nel 2013. I (pochi) ministri presenti ieri a


palazzo Chigi (non c’erano Ignazio La Russa, Franco Frattini, Roberto Maroni ,SandroBondi)hannocapi- to al volo come stanno le cose: l’an- noprossimo,conunamanodovran- no tagliare 12 miliardi e con l’altra dovranno accapigliarsi per spende- re 1miliardo.Questa è l’arida realtà delle cifre che Tremonti ha sciori- nato davanti ai colleghi e che sono state già blindate con la fiducia, chiesta e ottenuta dalministro. «La fiducia dimostra che il go- verno è diviso», ha com- mentato il finiano Italo Bocchino in sintonia con le opposizioni.Noncisonoal- ternative: laleggedi stabili- tàdovràsuperarel’esamedi Bruxelles e Tremonti non intende cambiare una vir- gola. Da palazzo Chigi ieri sonouscitituttiamanivuo- teoalmassimoconqualche promessa. Le richiestedeiministri?


«Sono tutte fondate. Ma il problema è la sintesi com- plessiva. Eventuali aggiu- stamenti meritevoli trove- ranno posto nel decreto di fine anno,nel quale faremo la colonna delle esigenze e lacolonnadelledisponibili- tà», ha detto il ministro. I fondiperl’Università?«Fa- remo il massimo sforzo possibile», si è impegnato Tremonti.Ei soldi si trove- rannoanchepergliammor- tizzatori sociali. Di univer- sità e ammortizzatori si è parlato in un mini-vertice prima delConsiglio deimi- nistri, regiadiGianniLetta, chehafattoincontrareTre- monti conMariastellaGel- mini e Maurizio Sacconi. «Per ora non si cambia niente,nonsipuò,noncelo consente l’Europa. Ne ri- parleremo a fine anno», ha ribadito il titolare delTesoro. La riforma dell’Università resta


Stime per il prossimo triennio. Cifre in miliardi di euro I CONTI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA


Debito pubblico cumulato


Spesa annua delle


pubbliche amministrazioni


Tagli alle spese operati nel 2010 rispetto alle stime di maggio (Ruef)


2010 Fonte: Dfp 807 +67 1.842 +2 809 1.909 +12 821 -11,2*-22,3 2011 2012 *-11,6 se verrà approvato il ddl di stabilità (ex Finanziaria) varato ieri dal Cdm -20 2013


LA MAGGIORANZA TRABALLA ANCHE IN SENATO


Campanello di allarme per la maggioranza al Senato.Un emendamento diAdriana Poli Bortone alDfp a favore del Sud è stato bocciato per un solo voto. Sì di Fli,Mpa e due senatori Pdl


+47 1.956 +20 841 +37 1.993


GOVERNO DIVISO La richiesta della fiducia dimostra che il governo è diviso


ITALO BOCCHINO deputato Fli


sei anni. E’ improbabile che Tre- monti allarghi i cordoni della borsa finoaquestopunto:nonè riuscitoa smuovereTremonti neanche Silvio Berlusconi,bloccatoadArcoredalla convalescenza, al quale la Gelmini ha di nuovo telefonato ierimattina per chiedere aiuto. Niente da fare. «Ma gli agricoltori non ce la fanno più e sono in rivolta», ha provato a obiettare Giancarlo Galan. Niente da fare. «E’ una tragedia.Non ci so- nosoldi»,commenteràpoiGalanla- sciando palazzo Chigi. C’è stato anche chi, come San- dro Bondi, non ci ha nean- che provato a chiedere qualche taglio in meno al panzer dell’Economia e ha rinunciato al Consiglio dei ministri: «Nonvado ad ele- mosinare risorse a Tre- monti»,hadettoilministro deiBeniCulturali. «Vado farmi un piano


TREMONTI BISMARK Devono chiamarlo Giulio Bismark.Chi tiene la borsa tiene il potere


UMBERTO BOSSI leader LegaNord


con la cultura. Inizio dalla Divina Commedia», repli- cherà più tardi Tremonti, direttoallabuvettediMon- tecitorio per un panino. Di fronte al mugugno som- messo deiministri (si è la- mentata anche Stefania Prestigiacomosuifondiper la sicurezza ambientale), Umberto Bossi ha difeso il rigore di Tremonti, anzi di «Giulio Bismarck», il can- celliere di ferro: «Chi tiene strettalaborsatienestretto ilpotere»,hascherzatocon icolleghiapalazzoChigici- tando lo statista prussiano. La discussione è stata


quindi impantanata nelle secche parlamentare in attesa dei fondi, che dovrebbero consentire di assu- mere 9 mila ricercatori dal 2011 al 2016 al ritmo di 1500 l’anno. Ma questa norma, voluta dallamaggio- ranza e concordata con il ministro dell’Istruzione, costa2,3miliardi in


semercoledì, sicominceràaparlare di riforma del fisco con le parti so- ciali:Tremonti vuole l’okdel gover- noalladelegaperlafinedelmese.La primamossa saràquelladi sfronda- re la giungladegli sgravi edelle age- volazioni (ora sono 242) ma non è detto che questo significhi meno


breve:meno dimezz’ora in tuttoper varareunamano- vra fatta solo di numeri. «Dopo la stabilità, passere- mo alla fase dello svilup- po», ha promesso l’inquili- nodiviaXXSettembre.Ma la prossima settimana, for-


tasse per tutti. lombardi@ilsecoloxix.it ©RIPRODUZIONERISERVATA


LA MANIFESTAZIONE CONTRO LA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ Laprotestadidocentiestudenti:«Gelminidimettiti»


InmigliaiasfilanosottoMontecitorio:«Siamosotterraticomeiminatoricileni».Politici fischiati ROMA.«Venticinquemilasepoltivi- vi nella Gelminiera» hanno scritto sul loro striscione i ricercatoridi In- gegneria dell’ateneo romano La Sa- pienza. Si sentono sotterrati, come i minatori cileni, nelle università in cui lavorano da anni, svolgendo mansioni che non competerebbero loro e con un futuro più che incerto. E come loro le centinaia di colleghi che ieri mattina, assieme agli stu- denti, hanno presidiatoMontecito- rio per dire «no» alla riforma del- l’università proposta dal governo Berlusconi. Per ora l’esame del ddl è slittato,


ma il rinvio non basta a spazzare via le preoccupazioni, sintetizzate negli slogan e nei cartelli che hanno colo- rato, con i palloncini della Flc-Cgil (tra i promotori della protesta), il piazzaleantistantelaCameradeide- putati: «Università pubblica,Gelmi- ni la tua assassina, Tremonti il suo mandante», «noi siamo un buon in- vestimento», «contro la distruzione dell’università pubblica». Schierati in prima linea gli striscioni più «ar- rabbiati», «Gelmini dimettiti, la ri-


Il corteodi ieri aRoma indettoda ricercatori e studenti controla riforma


forma la facciamonoi»,«Ghedinidi- fendici tu, siamo noi gli utilizzatori finalidell’università».Malafantasia dei manifestanti è andata oltre: per l’occasione hanno riscritto una no- venalaicaconilrefrain«Blocchiamo ilddl»ecompostopureun«AveGel- mini».Moltocolore,ma anche tanto


impegno. In un’assemblea pubblica, ricercatori (tutti in maglietta aran- cio con la scritta «ricercatore fuori produzione») e universitari si sono avvicendati, megafono alla mano, per spiegare gli effettidel contestato ddl: prestiti al posto delle borse di studio, tagli ai laboratori e ai corsi di


LA CLAMOROSA DECISIONE DEGLI ALBERGATORI AQUILANI «Ilgovernononpaga:bastapastiai terremotati»


PerFederalberghi«arischiolanostrasopravvivenza».Manontuttiaderisconoallaserrata L’AQUILA. Ai drammatici disagi chedacircaunannoemezzostanno vivendo migliaia di terremotati senzacasaospitatineglialberghi,da oggiperunapartediquestepersone -molti anziani,malati, portatori di handicap - potrebbe aggiungersi la beffadi rimaneresenzapasti, senza il cambiodellabiancheria e senza il serviziodipulizia.LaFederalberghi dell’Aquila ha confermato, dopo l’annuncio fatto nei giorni, l’attua- zione della protesta adottata per i pesantiarretratimaturati,situazio- nechemetterebbeinpericololaso- pravvivenza delle stesse aziende.


«Preso atto che, nonostante le


rassicurazioni ricevute dal com- missarioChiodi, a oggi non risulta- no ancora pervenuti i pagamenti delle nostre spet- tanze, ci vediamo costretti, nostro malgrado, a so- spendere i servizi di pulizia, cambio biancheria e risto- razione agli ospiti aquilani» ha an- nunciato in una nota si stamani la vicepresidente di


ILCOMMISSARIOACCUSA «Fanno leva sul


disagio delle persone per ottenere


condizioni diverse da quelle concordate»


FederalberghiL’Aquila,MaraQua- ianni, laqualesottolineaildispiace- re«perleconseguenzedi taleincre- sciosa situazione che toccherannoi nostri concittadini già come noi forte- mente colpiti dal terremoto». Sino a ieri sera


noncisonostatise- gnalidi rientrodal- laclamorosaprote- sta, anche se co- munque l’adesione non è totale, visto che alcuni alberga-


tori si sono dissociati. Ilcommissarioperlaricostruzio-


ne, Gianni Chiodi, nell’annunciare lafirmadipagamentiperunimpor- todi2milionie600milaeuro,aco- perturadellespettanzefinoalmese di febbraio, ha denunciato «l’inac- cettabile e disumano l’atteggia- mento di certi imprenditori che, minacciando di interrompere i ser- vizi agli sfollati, cercano di far leva suldisagiodipersone,giàcosìdura- mente colpite, per ottenere condi- zioni diverse da quelle concordate ed accettate da tutti gli operatori abruzzesi».


laurea, atenei concepiti come azien- deopiccolemonarchieconl’aumen- to a dismisura del potere dei rettori, rottamazionedei ricercatori.Ma so- prattutto interventi a costo zero. «Dimissioni, dimissioni», ha gri-


datopiùvoltelapiazzachenonsièla- sciata scippare l’iniziativa dai politi- ci. Se il passaggio diFini a pochime- tri dalle transenne è stato salutato conuncorodi«Vergogna»edi«Buu- uu», anche agli esponenti dell’oppo- sizione,chesonoarrivatidalPalazzo perparlareconimanifestanti,èstato lasciatounospaziocontingentato. Il senatore ligure delPdl,EnricoMus- so, ha invece fatto sapere: «La rifor- madell’universitàèlapiùimportan- te riforma finora portata avanti dal governoincarica.Lostopimpostoda Tremonti ha evidenziato il punto critico del percorso di riforma: l’im- piantodeldisegnodi legge èpositivo perchépromuoveilmeritocomecri- terio base sia nel reclutamento sia per la carriera. La sistematica ridu- zione delle risorse pubbliche, però, ne impedisce di fatto l’attuazione». R.P.


GRAFICI ILSECOLOXIX / CENTIMETRI


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