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primopiano


ILSECOLOXIX DOMENICA


28NOVEMBRE2010


5 L’ESORDIO IN PIAZZA DELLA LEADER DELLA CGIL


evuolelosciopero «Subitorispostesulavoroegiovani»


canta“Bellaciao” LadyCamusso ILPERSONAGGIO SONIAORANGES Putin eBerlusconi, unodi fronte all’altro, al centrodel tavolo,durante un verticedell’Ue allargatoallaRussia LA PROMESSA DEL MINISTRO AI MAGISTRATI


ALFANO: «NONVOGLIAMO IPMSOTTOILGOVERNO»


L’Anm: i veriproblemidellagiustizianoninteressanoall’esecutivo


ASSICURA che il governo non in- tendesottoporreilpmalpotereese- cutivo.Eporta lapromessa che ren- derà stabile la deroga al divieto di mandare i giovani magistrati nelle procuredisagiate,conlaqualeriesce persinoastrapparequalcheapplau- so.Masonopiùibrusii,cheiconsen- si, a scandire l’intervento delmini- strodellaGiustiziaalCongressodel- l’Associazionenazionalemagistrati. Uninterventoperaltropreceduto


daunesplicitoattodiaccusaneisuoi confronti.Apronunciarloèilprocu- ratore aggiuntodiRoma,NelloRos- si (Magistratura democratica), che esprime una certezza diffusa tra i magistrati: il bilancio delGuardasi- gilli «è inrosso»; lui e la suamaggio- ranza non hanno fatto né le piccole né le grandi riforme promesse e la giustizia è ancora di più allo sfascio. Il ministro si difende, anche attac- cando.Ealla fine anche i verticidel- l’Anm Luca Palamara e Giuseppe Cascini (che il Guardasigilli defini- sce scherzando «i Pato e i Balotelli dellamagistratura»),rendonoespli- cita ladistanza cheormai gli separa: «Da tempo abbiamo preso atto che la linea politica del governo ha altre prioritàrispettoaquelladi risolvere iveriproblemidellagiustizia.Eoggi non abbiamo scoperto niente di nuovo». E se Alfano non spende nemmeno una parola sulla riforma costituzionale della giustizia, è il premierpiùtardiaspiegarechesarà fatta dopo la fiducia. Dai magistrati, dunque, Alfano


nonprendefischi,comeglieraacca- duto ieri dagli avvocati. Ma riceve tutt’altra accoglienza rispetto a quellacalorosachegliavevariserva- todueanniemezzofalastessaassise deimagistrati e che aveva fatto par- laredell’iniziodeldisgelotratoghee ilcentro-destra.«Siregistròunreci- proco spirito di apertura», ricorda proprioRossi,cheavevafattospera- re in «interventi positivi per la giu-


RenatoSchifani eGiorgioNapolitanoalCongressodell’Anm


PUNTATA PRO-VITA NEL SALOTTO DI BRUNO VESPA


Ancora polemiche sulla richiesta di ospitare nell’ultima puntata di “Vieni via conme” una voce che faccia in qualche modo da controcanto a quelle diBeppino Englaro e della signoraWelby sulla fine-vita. Dopo il no di Fabio Fazio, in casaRai il tema trova altri spazi. “Porta a Porta” diBruno Vespa, in polemica con la trasmissione di Fazio e Saviano, ha annunciato che ospiterà «la prossima settimana» una puntata speciale dedicata «alle persone che vivono in uno stato vegetativo persistente».


stizia».Maoggi ilbilancio«ènegati- vo: il processo è un grande alluvio- nato e per noi amministrare la giu- stizia è diventato ancora più difficile»,diceaccusandoilministro dinonaver fattoneancheinterventi minimi per ridare efficienza alla macchina giudiziaria ma di essersi concentratosuriforme,comeilpro- cesso breve e le intercettazioni, che proprio perché estranee ai «proble- mi reali» sono finite «nel pantano». Il tuttomentre lamagistratura vie- ne fatta oggetto di «invettive e ag- gressioni» da parte di vertici dello Stato. Alfano si difende. Dice di aver


sempre rispettato imagistrati e ac- cusa a sua volta le toghe di aver loro aggredito «la sovranità del Parla- mento», con le «centinaia di dichia- razioni»sulleriformeall’esamedel- leCamere. R.P.


ROMA.Lavolevanoostaggiodeidu- ri dellaFiome lei ha fissato i paletti per un eventuale sciopero generale: «Il governo risponda ai temi della crisi.Altrimentisaràsciopero».Non prima.La volevanosegretariogene- rale di dipendenti e pensionati, e la sua prima manifestazione da capo del sindacato hamesso «al centro il lavoroeil futurodeigiovani il lavoro e il futuro dei giovani e del Paese», attaccandoprimadi tuttoilddl«col- legatosul lavoro»,«unaleggecrude- le e ingiusta». È cominciato così, con un invito ai lavoratori precari affinché difenda- noipropridiritti, l’interventodiSu- sanna Camuso, segretario generale Cgil, nel battesimo della piazza. Un battesimo fortunato, visti i numeri dellamanifestazione di ieri. Un ba- gno di folla cominciato tra i lavora- torichelaspronavano:«Susannasei tuttinoi»,mentreleistringevamani e si prestava a foto ricordo,mentre tralagentesi facevanolargoivertici delPd,RosyBindi ePierluigiBersa- ni,arenderleomaggio.Eradaunpo’ che non si vedevano in piazza tra le bandiere del sindacato. Le aperture dicreditoc’eranotutte,dunque.Ela primadonnaaguidarelaCgilèanda- tadritto alnocciolodelle questioni. Sarà che non ha l’obbligo della cra- vatta, ma al popolo di lavoratori e studenti che gremivano piazza San Giovanni, si è presentata senza al- cunchédipaludato,conunostilees- senziale. Anche prima di salire sul palco,parlandoconil segretariona- zionale dellaFiomGiorgioAiraudo, aproposito della vertenzaFiat: «Bi- sogna lavorare sulle proposte, biso- gna provare a inserirsi», e poi dal palco,quasiinrispostaallasollecita- zione del segretario generale dei metalmeccanici Maurizio Landini ad «arrivare allo sciopero generale» perché«ilproblemanonèsololapo- litica del Governo ma anche quella della Confidustria». Ma per la Ca- musso, la questionenonsembra co- minciareefinireconunadatadafis- sareinquestosenso.«Abbiamoscio- perato e continueremo a sciopera- re»,haaffermato,allargandoperòla visuale metalmeccanica al «Paese dellapazienzaedellatenacia, ilPae- sedoveleragazzeei ragazzinondo- vrebbero avere un futuro peggiore delnostro».Queglistessiragazziche dalle università di tutto il Paese stanno facendo sentire il proprio dissensoperché vedonoallontanar- si ilproprioaccessoalmondodel la- voro,ieriinpiazzaafiancodellaCgil. La Camusso ha ricambiato solleci- tando il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini a «non andare su Youtube», «ritirare il ddl» sugli atenei, aprendo «un tavolo di con- fronto per una riforma condivisa», invecedi favorire i “baroni” con«un percorso a ostacoli per i ricercatori precaricherendeibaroni ingradodi decidere» sul loro futuro. E poi la lunga lista della concre-


tezza. A cominciare dal piano del Mezzogiorno varato dal Consiglio deiMinistri: «Vogliamo capire se è


SusannaCamussoa SanGiovanni conGuglielmoEpifani canta “BellaCiao”


Con il segretariodelPd,Bersani


Con il “manichino”dellaGelmini


In corteocon l’elmettodaoperaio LaCamussoinpiazza nel 1982


Chi èSusanna Camusso 1975


Comincia a fare sindacato da studentessa di lettere antiche coordinando i corsi delle 150ore con la Federazione lavoratori metalmeccanici


1975/1980 1977/1997


Milita nel Partito socialista italiano


É dirigente della Fiom milanese e lombarda, quindi entra in segreteria nazionale (settore auto e siderurgia)


1998


Segretario regionale della Flai, il sindacato del settore agro- industria dellaCgil


2001 2008


Segretario generale delalCgil Lombardia


Entra in segreteria confederale nazionale dellaCgil (si occupa di politiche dei settori produttivi, cooperazione, artigianato e agricoltura


2010


Prima vicesegretario generale vicarioCgil, poi segretario generale con il 79,1%dei voti, succedendo aGuglielmo Epifani


un elenco di buone intenzioni o un pianoconcreto.Ci siamostupiti che nel giro di un pomeriggio da un an- nunciodi75miliardidieurosièarri- vati a cento, visto che ci dicono che non ci sonomai risorse». Nessun muro contro muro sulla


Fiat, ma la richiesta di chiarezza: «Continuiamoachiederechesiano- to il destino di tutti gli stabilimenti. L’azienda ha detto delle cose suMi- rafiori,ma continua anondirciqual è il piano Fabbrica Italia» e «la sen- sazione è che progressivamente la suatestastiaandandoinUsa».Lasi- gnoradellaCgilhatentatodimante- nere un profilo sindacale. Anche quando ha affondato sul Governo: «In due anni ha tanto parlato, ma nonhafattonullaperl’occupazione, il lavoroeil futuro. Impediremoche l’assenza di risorse nel territorio mettagliunicontroglialtri.Bisogna trovare oggi le risorse, altrimenti domaniandràpeggio».EBerlusconi «lasmettadi farelavittimadelmon- do», perché «questo Paese nonme- ritaquestoGovernodeipotenti»,né «questaclassepolitica,questaesibi- zione dimachismo e virilità». Roba da far tremare i polsi all’ex leader della Fiom Giorgio Cremaschi che mugugnava di «un intervento delu- dente» perché non incentrato sullo sciopero generale,mentre lady Cgil sul palco ballava e cantava “Bella ciao”.


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