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ILSECOLOXIX DOMENICA 28NOVEMBRE2010
xte / cultura ASSALTOAGLI IMPRESSIONISTI FRANCESCABARAGHINI
«SONO SPORCHE, dai, non stare seduto sulle scaleMichè!».Ma che altrofaresesihannoseianniepapà emammavoglionoentrareaunmo- stra in cui la coda all’ingresso va avantidaore?MaMichele,caschet- to di capelli biondi e sorriso che fa strage, sail fattosuoquando“barat- ta” le scale di palazzo Ducale con unacaramellaal lampone.Eperora nientepiùsgridatementrelafollasi fasemprepiùprepotente.Enonim- porta che ti si gelinoipiedidal fred- doenemmenochel’attesasialunga. Si aspetta,ma senzamugugnare.
Strano. Sarà perchè lamaggioranza è di turisti piemontesi e lombardi? O dalla riviera di ponente? «Eh no, iosonogenovese»alzalamanoBru- noPanivello«mastareiqui infilafi- no all’alba pur di vedere i quadri di VanGogh».Ancheperchénoncapi- tatutti
igiornidipoterlofare.Nona Genova. Eppure, gli impressionisti si sono dati appuntamento proprio qui,alprimopianodiPalazzoDuca-
le.Monet, Cézanne, Renoir,Matis- se. I loro quadri, in prestito daimu- sei di tutto il mondo fino a maggio, sonoco- me calamite. «È uno spettacolo chemi fadimen- ticare il viaggio in pullman» scherza Claudio Perato, partito da Sanremo con la moglie e la fi-
NINTENDO
Persinoun baratto con il figlio per godersi
imaestri
glia e altri47appassionati«perMo- netquestoealtro».Ec’èchivieneda molto più distante: «Sì, sfidiamo l’allertaneve»ammetteDanielaPe- sce, daAlessandria con un’amica. Ma c’è chi la codanonla fa e sale
le scale a razzoconibigliettipreno- tati giorni prima. «Guardi qui» dice Maria Giacobbe, sfilando il ticket e l’insertodelSecoloXIXdallaborset- ta «l’ho letto sul vostro giornale che sipotevaprenotareeanchedellavi- sita guidata gratis». E con la folla, cresce il tifo: «Io sono qui per Van Gogh» alza la mano Ludovica, neo 14enne. «Io per Monet» le fa eco mamma. Ed è una specie di derby Olanda-Francia. Chi vincerà? «Per me vince il giallo di Vincent» si in- tromette ancora Panivello, 72enne genovese«vogliamoparlaredeisuoi campi di grano?». Ed è un botta ri- sposta simpatico quello che si gioca in attesa di entrare. «Ma i paesaggi diMonet dove li
mettiamo?» chiede qualche fila più avantiEugeniaTerrone,21anni.Eil dibattito prosegue fino alla porta che si apre.Ebasta poco a dimenti-
carsiiltempotrascorsofuori.Allafi- nesarannooltreduemilalepersone chehannofesteggiatolaprimagior-
DOLCIE
L’attesa staper esserepremiata: sguardigioiosi in attesadi vedere i capolavorideimaestri
Curiosità, vivacità, vogliadi
scoprire.Ancheper ibambini lamostra alDucale è un’occasioneper conoscere un nuovomondoFOTOSERVIZIO ASTRID FORNETTI
MEGLIOMONET OVANGOGH?
Emozione e una grande coda per “Mediterraneo”.Duemila persone scatenano un’aria da derby fra i grandi pittori inmostra
natadimostra,mentreoggisiriapre
alle9sinoalle20.Mailprimogiorno è il più duro. Fuori fa freddo, ma dentrononsisente. Anzitornailso- le nella stanza. La prima di dieci a ospitare i colori caldi degli impres- sionisti. Una manciata di euro per gliauricolaridaindossareseguendo la
guida.Nessuno rinuncia. E si inizia dalla “Raccolta delle
zucchenella fattoriadiMalvalat”di Granet.Untramontoailluminarela
teladiarancione.Egliocchisiriem- piono di luce mentre la guida rac- conta. Montagne, paesaggi, fabbri- che,vigne. Il tuttoconfondelamen- te a rapida velocità. Eppure, tra un Monticelli e un JeanBaptisteOlive èimpossibilenonnotareleletteredi
SUCCESSODELL’APERTURASERALE EL’ARTE CONQUISTAANCHE LANOTTE
Dibattiti e il concerto di Antonella Ruggiero e della Pfm conquistano il pubblico giovanile VALERIOARRICHIELLO
UNMAGICOSABATOsera all’inse- gna dell’arte. Dopo il tramonto, la mostra Mediterraneo da Courbet a Monet a Matisse, nel suo giorno d’apertura si fa ancora più bella.E il foltopubblico,cheaccoglieconentu- siasmolanovitàdiunamostraaperta fino all’una di notte, dimostra di ap- prezzare. Sino all’ultimo istante con il gran finale previsto in chiusura: AntonellaRuggieroe laPfminsieme per un omaggio aFabrizioDeAndré davanti a un pubblico emozionato. Dai pezzi dell’album la “Buona No-
vella”, a Bocca di Rosa, interpretata da FranzDi Cioccio e Creuza dema nellatoccanteversionedellacantan- te diPegli. «Cantare inunposto così pieno di storia ci riempie il cuore, speriamo di aver riempito anche il vostro»,hannodettoringraziandole tante persone presenti. E sono stati molti i giovani che
hanno scelto la mostra per passare una serata diversa. «Èstato ilnostro sabato culturale, dovrebbero orga- nizzarepiùiniziativedelgenere»,di- conoElenaPaolaeShary,trestuden- tesse elettrizzate dalla novità. «Un’idea stupenda che tiene viva la
città»,confermaMariagraziaRizzoa confermacheilconsensodelpubbli- co è trasversale.Unpubblico che si è
divisoindue.Conl’occhioattentoad ammirare i capolavori esposti e l’orecchio teso agli affascinanti rac- conti e alla musica proveniente dal Salone delMaggior consiglio. È qui che,apartiredalle18inunasalastra- colma si sono susseguiti una serie di eventi in attesa del concerto finale. Prima GianniMura eMarco Gol-
din hanno offerto un affascinante parallelo tra i paesaggi di VanGogh, MoneteCézanneeilTourdeFrance. Poi è stata la volta delQuartettoDe-
sueto(GiacomoeMauroDaRos, Al- doBetti,CesareCeschin)chesièesi- bito in un concerto dal titolo “Mari lontani”.Eancora,davantiaunpub- blicoattento,ma inimpaziente atte- sadellaPfmedellaRuggiero, lamo- stra Mediterraneo raccontata da MarcoGoldin, e dall’attoreGilberto Colla.«Comeèandata?-diceMarzia Paraggi, venuta da Varese con la fi- glia - è stata una bellissima serata, un’idea
vincente.Colori, parole e suoni, uno stupendomix di emozio-
ni».
arrichiello@ilsecoloxix.it RIPRODUZIONERISERVATA
VanGogh appese alle pareti. Tanto chelagentesi ferma.Leggeconlen- tezza. Segue le parole aiutandosi con l’indice. «Scusi, permesso”, è l’eco fraunquadro e l’altro. «Ionon meneandreipiùdaqui»sorrideAn- tonio, partito da Torino. Ma bi- sognamuoversi. Cambiare stan- za. Si salta da il “Cimitero in Provenza” di Montenard fino adarrivarealro- seto
diCross.Ci si sposta in gruppo, ma qualcuno rima-
2000 persone l’affluenza allamostra di
PalazzoDucale nel primo giorno (fino alle 17)
nesempreindietro.Duefidanzatini si tengonopermano,sonogiovanis- simi. «Sogno ipapaveri rossidiMo- net appesi sullaparetedellamia cu- cina» si sente in un angolo «non ti sembral’operacherappresentame- gliolasuaprodu- zione?».Èuna signora che
parla, seduta su unodeidivanetti allestiti all’inter- no della mostra. Parte un dialogo tecnico con il vi- cino di cuscino. Un siparietto al- la “Le vacanze intelligenti” an-
che se al posto dell’accento romano di Alberto Sordi, nel film, spicca un
marcatomilanese.Echinonricorda i due fruttivendoli Remo e Augusta invisitaallaBiennale?Lei chesiede per riposarsi ed è scambiata perun’ operad’
arte.Addiritturaconilprez- zo, 18milionidi lire,siamoneglian- ni ’70, eilmarito checi faunpensie- rino. Poic’èl’ultimasala, il “Campo di granoconvedutadiArles”diVan Gogh enessunoparlapiù.Nonfiata neppureMicheleche, intreoreadi- vorare caramelle e Coca Cola per stare bravo e lasciare inpace papà e mamma,sièaggiudicatounNinten-
do nuovo sotto l’albero.
francesca.baraghini@
hotmail.it ©RIPRODUZIONERISERVATA
Unmomentodi tenerezzada- vanti a unquadrodiMonte- nard. Labellezzadeiquadri ispira anche il romanticismo
In serata SalonedelGranConsi- gliogremitoper il concertodi AntonellaRuggieroedellaPre- miata ForneriaMarconi
LaRuggierohaprestatola splendida voce alle notedella PFMper una toccante rivisita- zionedelle canzonidiDeAndré
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