PEDAGOGIA DI GESÙ
di Rosanna Virgili
2*/ LA PEDAGOGIA VOCAZIONALE DI GESÙ
Abitatori di una casa con le porte aperte
2/2017
è che non c'è Vangelo senza apostoli; il se- condo che non c'è Vangelo senza le folle che "sono senza pastore". Sul primo punto dobbiamo dire che Gesù non fa nul- la senza gli apostoli. Come se fosse Van- gelo stesso il modo di annunciarlo, la for- ma: a due a due. In più coppie. Dodici, un numero pari. Tra l'altro un numero equivalente a quel- lo delle tribù di Israele, che erano dodici più la tredicesima, quella dei Leviti - Ge- sù, infatti, che è anch'egli un tredicesimo, è la parte di Dio, come Levi in mezzo ad Israele. Questo gruppo è già Vangelo, è già Regno di Dio vicino, tempo compiu- to, perché è una realtà evangelica, che sta cioè fuori dalla realtà umana (= quella di
L
a pedagogia vocazionale è un tut- t'uno con l'annuncio stesso del Vangelo. I poli sono due: il primo
sangue). In questo modo Gesù giudica la religione giudaica come un fenomeno ancora "umano". Il Vangelo annunciato dagli apostoli con la loro stessa identità di comunione, vie- ne intimamente coinvolto con le folle: «malati e indemoniati» (1, 32); «tutta la città» (1, 32); «tante persone» (2,2); «tut- ta la folla» (2, 13); «molta folla» (polu plethos, 3, 7) che veniva da ogni parte, dalla Giudea, da Gerusalemme, dall'Idu- mea e dalla Transgiordania e Sidone... (cf 3, 8). «Si radunò di nuovo tanta folla che non potevano neppure prendere cibo» (3, 20). La folla è la vera "famiglia" di Gesù, quella che Gesù sceglie: «Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folle e gli dis- sero: Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue
sorelle sono fuori e ti cercano. Ma egli ri- spose loro: Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Girando lo sguardo su quel- li che gli erano seduti attorno disse: ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, so- rella e madre» (Mc 3, 31-35). La vocazione degli apostoli è nella folla, per la folla, non per se stessi. L'alveo non è più quello della famiglia, ma quello di una realtà universale, complessa e con- taminata. L'ambiente in cui cresce l'apo- stolo è globale, universale, non protetto da muri, esposto al mondo. Anche gli apostoli imparano dalla loro nuova fami- glia, radicati, ormai, in quella di Gesù, che egli si è scelta e, in quanto nuova fami- glia, a sua volta "soggetto educativo". In questa nuova realtà di legami, tutti impa- rano come per osmosi.
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La Santa Crociata in onore di San Giuseppe
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