2/2017
SPUNTI PER L’ORA SANTA DI FEBBRAIO
ta, ricordando che questa pia pratica viene fatta proprio per offri- re al Cuore di Gesù amore e riparazione per i peccati commessi dalle anime consacrate, secondo la sua precisa richiesta a santa Margherita Maria. Possiamo dunque iniziare il nostro tempo di preghiera invocan- do come di consueto la luce e la grazia dello Spirito Santo, espli- citando il nostro desiderio di offrire a Gesù amore e gratitudine in riparazione delle tante ingratitudini con le quali è offeso, da tutti noi e in particolare da coloro che più dovrebbero essergli fedeli, appunto le anime a lui consacrate. Quindi leggiamo e rileggiamo il testo del Vangelo: qui sarà Lc 2, 22-40, la storia della presen- tazione di Gesù al Tempio. Alla scuola di sant’Ignazio, dopo ave- re letto e riletto più volte la storia, mi fermerò contemplando la sce- na, e quasi entrando in essa: osservo le persone, i fatti che si svol- gono, ascolto quel che dicono o che potrebbero ancora dire, noto nei dettagli quanto accade. Cerco di entrare io stesso nel quadro, di modo che quello che vedo o sento non sia solamente esterno a me, ma, in qualche modo, mi coinvolga come qualcosa che è a me contemporaneo, che sta accadendo anche a me, che chie- de una mia partecipazione e una mia risposta. Qui mi sofferme- rò, e farò un colloquio con Gesù, secondo quanto in me sento di dovere o potere dire. Dal colloquio poi posso anche ritornare a con- siderare i fatti narrati, a comprenderli nel loro significato o parte di significato che ora mi interpella, a osservare quel che fanno e
Presentata l’«umanità» al Padre Q
uesto mese inizia con la festa della presentazione di Gesù al Tempio; in questo inizio d’anno possiamo prendere spun- to proprio dal Vangelo di questa festa per la nostra Ora San-
ascoltare quel che dicono, e di nuovo ritornare al colloquio, di modo che ci siano come dei continui rimendi tra il testo da me medita- to o immaginato e il colloquio che faccio io personalmente con Gesù o con le altre persone lì presenti. Il tutto durerà un’ora inte- ra e continua, terminando con un Padre nostro. In questo mese, vorrei in particolare sottolineare come Gesù vie- ne offerto per adempiere quella Scrittura che dice “Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore”. Ma Gesù non ha in effetti bi- sogno di quel rito, perché è consacrato a Dio da sempre, e la sua consacrazione è talmente forte che rende anche noi consacrati a Lui. Infatti nel Vangelo Gesù afferma che “per loro consacro me stesso”. Anche san Paolo dice che Cristo Gesù è diventato per noi “sapienza, giustizia, santificazione (cioè: consacrazione), e re- denzione”. Il suo Cuore è consacrato al Padre perché solo in Lui si può dire che si adempie quanto sta scritto: “amerai il Si- gnore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze”. Gesù dunque ci dona il suo cuore perché anche noi pos- siamo amare il padre suo e nostro come Lui stesso lo ama, ade- rire a Lui con tutto noi stessi: Gesù è il fondamento e l’origine di ogni consacrazione, poiché ci dona il suo Spirito. E “l’amo- re di Dio è stato effuso nei nostri cuori per mezzo dello Spiri- to Santo che ci è stato dato”. Contempliamo dunque in questo passo o scena che Gesù offre se stesso, ma in Lui, per Lui e con Lui tutti noi siamo offerti e presentati al padre in un solo Spirito con Lui, e diventiamo consacrati al Padre insieme a Lui. Chiediamo quindi la grazia di scegliere e desiderare per noi quel- lo che Lui ha scelto e desiderato per sé.
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La Santa Crociata in onore di San Giuseppe
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