CURIOSITÀ E PAROLE UTILI
a cura di Carlo Lapucci
Scintille divine nelle bellezze della natura
Il Mandorlo e la Mandorla di gloria
2/2017
si dice fosse fatta la verga d’Aronne che fiorì miracolosamente. È inteso come annuncio della salvezza in quanto la fioritura del mandorlo è la prima a salutare la primavera. Il frutto, la mandorla, è costituita da un mallo verde, un guscio color legno, molto duro, una buccia e una parte interna detta anima. Simboleggia qualcosa di prezioso, segreto chiuso dalla natura in tre involucri: mallo, guscio e buccia, quasi a proteggerlo allo stesso modo d’un sentimento che si nasconde agli estra- nei: tale era nelle antiche civiltà il dono nuziale, pegno che si dava rappresentando il dono di se stessi. An- che oggi i confetti delle nozze hanno forma e sostanza di mandorla. Col cristianesimo la mandorla fu immagine del mistero di Cristo: Dio che nasconde la natura divina sotto quella umana; ovvero Cristo nella grotta che si rivela solo a pochi uomini, Cristo nel sepolcro destinato a risorgere. Quindi si diffuse l'uso di raffigurarle Cristo dentro una forma ovoidale, detta appunto mandorla, sui portali delle chiese, sugli amboni. An- che le medagliette spesso hanno forma ovale. Nel Medio Evo la mandorla rappresentò la verginità di Maria, ricetto inviolato che contiene il frutto del suo ventre, destina- to a dare alla luce il Salvatore. La Mandorla di gloria e la figura che si ot- tiene intersecando due cerchi per metà, ciascuno fino al suo centro. Gli archi al- l'interno dei due cerchi formano la man- dorla di gloria, detta anche vescicula pi- scis (vescica di pesce, per l'analogia della forma), sintesi di due perfezioni. È la mandorla architettonica dentro la qua- le nell'iconografia cristiana si inserivano le immagini sacre, soprattutto della Ver-
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gine e quella di Cristo. Inoltre è simbolo dell'anima quale nodo indistruttibile dell'essere, nel ricettacolo del corpo, ma lontana dalla materialità corporea. Pare che inizialmente sia stata il nimbo, la nube nella quale Cristo ascende al cielo e scompare alla vista degli uomini: in seguito prese forma di ogiva, mandorla aperta orizzontale, intesa come aureola di una luce diffusa intorno a un essere sacro come nell’Assunzione della Vergine e nell’ascensione di Cristo.
lbero da frutto comunissimo (Amygdalus communis delle Rosacee), di non grandi dimensioni, alto circa 12 metri, i cui fiori bianco rosati nascono a primavera prima delle foglie. Originario dell’Asia occidentale, Persia, Turkestan, si è diffuso con la coltura nella zona mediterranea. È la pianta di cui
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