La Santa Crociata in onore di San Giuseppe
richieste, opinioni, il bene ricevuto LETTERE
Semi di misericordia da far fruttificare
2/2017
Gent.mo Don Mario, La nostra società odierna sta vivendo momenti difficili sotto diversi aspetti. Primo fra tutti la grande crisi di ideali che sembra sempre più caratterizzare il vivere quotidiano, come se fosse ormai normale non dare più il giusto peso a valori basilari lasciando spazio libero all’egoismo sia personale come socio- comunitario. Allora vediamo sempre più famiglie in difficoltà dove il dialogo non è più alla base della convivenza, dialogo assente e individualismo che portano solo alla progressiva paralisi dei rapporti tra moglie e con i figli. Stes- sa cosa si può affermare anche nella so- cietà dove chi ha maggiori possibilità, soprattutto economiche, può fare la vo- ce grossa verso chi vive ai margini del- la società. Lo vediamo ogni giorno. Si è da poco concluso l’anno della miseri- cordia e ognuno di noi deve tirare le somme e fare i conti di quanta miseri- cordia è stato capace e dei propositi di bene per il futuro. Non possiamo chie- dere la misericordia del cielo se non ab- biamo donato misericordia su questa terra.
Francesca Moscatelli - Rimini 12
Cara e gentile signora Francesca, le case costruite sula roccia di cui parla l’evangelo di Gesù sembrano rimaste chiuse nei panorami della nostra me- moria. La nostra società cammina trop- po in fretta e non ha tempo di scavare per fissare i grandi valori del vivere sul- la roccia delle nostre responsabilità. Poco tempo fa si parlava di una società “liquida”, di valori fluttuanti su cui si po- teva , se non camminare, almeno gal- leggiare; ora si parla di una società
LE VOSTRE
“gassosa” nella quale sono spariti ag- ganci su cui fissare i valori e trovare dei punti solidi di riferimento. È una stagione nebbiosa e solo il ritor- no a una coscienza educata si riuscirà a rispondere personalmente dei doni di cui siamo stati forniti. Lo sfrenato indi- vidualismo ha messo al centro di ogni iniziativa l’interesse personale. Don Guanella diceva che «là dove c’è un po- vero da aiutare, non ci si può fermare». Ma dalla sua lettera e dalla convinzione di chi tenta di vivere con responsabilità il dono della vita si ha l’impressione che si urla per spingere gli altri a fare quel- lo che dovremmo fare tutti. Non sono le leggi che cambiano il cuore delle per- sone, ma l’educazione a fare in modo che non si può essere felici da soli e che, là dove c’è un disagio, siamo tutti responsabili per la nostra fragilità uma- na, e, comunque, colpevoli per non aver vinto la nostra pigrizia ad interve- nire. In una notte buia e senza stelle an- che un cerino acceso rischiara il cammino. A tutti l’augurio per un cammino solida- le verso la conquista di valori da vivere con solidarietà e perseveranza.
La rivista «Santa Crociata»: uno scrigno per valorizzare la vita
Caro Direttore,, Sono associato alla Pia Unione dal 1975 e da ben 41 anni ricevo il perio- dico “La Santa Crociata”. Da quell’or- mai lontano 1975 si sono succeduti diversi direttori, da Don Ezio a Don Giu- lio e da alcuni anni Lei, caro don Mario. Nonostante il lungo periodo non ho vi- sto mai affievolirsi e venir meno la gran- de devozione verso San Giuseppe, comun denominatore che ha accomu- nato e motivato chi è stato chiamato al-
la guida della Pia Unione. Nel corso de- gli anni il periodico voluto da San Lui- gi Guanella è andato crescendo sempre più e dopo oltre 100 anni è ancora un valido supporto e un aiuto alla crescita spirituale dei tantissimi abbonati alla Pia Unione. Grazie per i bellissimi articoli e per gli spunti che vengono offerti, utili per ali- mentare la nostra fede nel Signore e la nostra devozione verso il caro e amato San Giuseppe. Mariella Luciani - Civita Castellana
Cara gentile Mariella, le sono grata per la sua fedeltà che me- riterebbe un attestato di stima e di fe- deltà, ma noi questo diploma di benemerenza lo rimandiamo alla bontà misericordiosa di Dio In questi lunghi anni, c’è stato un passaggio della fiac- cola luminosa dell’impegno a mante- nere vivo il culto di san Giuseppe sia tra i sacerdoti responsabili della Pia Unio- ne, come dei collaboratori che manten- gono abitualmente i contatti con i nostri associati. Davvero dobbiamo ringraziare Dio per essere stati strumenti di speranza, di consolazione, di fiducia nel futuro. At- traverso le preghiere e l’assistenza di san Giuseppe abbiamo asciugato tante lacrime, lenite ferite e aiutato a rielabo- rate tanti lutti e così accendere l’orizzon- te della vita con la luce dell’immortalità in attesa di un incontro con Dio Padre, Gesù, avvolti dalla luce gioiosa dello Spirito santo e nella cornice sorridente dei santi e dei nostri parenti. Cara Mariella, preghiamo e auguria- moci che le persone iscritte alla Pia Unione non solo ricevano la rivista, ma la leggano e ne facciano sorgente di vi- ta buona.
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