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La Santa Crociata in onore di San Giuseppe


Giovedì 11 febbraio 1858, Bernadette con la sorella Toinette e l’amica Jean- ne Baloum si reca in località Massa- bielle a raccogliere un po’ di legna. Per raggiungere il bosco si deve at- traversare il torrente Gave. A quel punto il guado rende facile il passag- gio all’altra sponda, ma Bernadette è esitante e si attarda per togliersi scar- pe e calze. Un improvviso fruscio tra la vegetazione selvatica attorno alla grotta attira la sua attenzione. Il colpo di vento scuote soltanto i ramoscelli all’imbocco della piccola grotta. Ed ecco il racconto che farà alla allibita mamma al suo ritorno: “Continuai a slacciarmi le scarpe. Un altro colpo di vento allo stesso punto. Alzo gli occhi e dalla grotta illuminata vedo apparire una signora tutta vestita di bianco. Mi stropiccio gli occhi poi tento di fare il segno della croce ma non riesco a muovere il braccio e mi spavento. La bianca signora prende la corona che tiene al braccio e fa il segno della cro- ce. Io la imito e recito con lei il rosa- rio. Aquerò si limita a fare scorrere la corona, poi scompare”. Iniziano così le misteriose diciotto apparizioni della Bianca Signora. Aquerò, quella cosa, così la chiama Bernadette, nel dialetto locale, prima che la Santa Vergine Maria si qualifi- casse con insolite parole, Que soy era Immaculada Concepciu. Sono parole che ora si leggono alla base della sta- tua posta all’imbocco della Grotta.


Io sono lʼImmacolata Concezione Oggi tante ragazze, specialmente in Sicilia, portano questo nome oppor- tunamente modificato in Maria Con- cetta. Anche il parroco Peyramale re- sta perplesso quando dopo sua ri- chiesta (domanda a quella cosa, Aquerò, come tu la chiami, di dirci fi- nalmente il suo nome!) la Bianca Si- gnora il 25 marzo, alla sedicesima apparizione, pronuncia quel benedet- to nome, nel dialetto pirenaico. Come nome di persona non era inusuale per il parroco, e la riposta della Vergine


Maria dissipò ogni dubbio sulla sin- cerità di Bernadette. L’ignara fanciulla non poteva conoscere la definizione dogmatica proclamata l’8 dicem- bre1854 da Pio IX. L’Immacolata, tra- mite Bernadette, gli aveva chiesto di costruire una chiesetta a ridosso del- la Grotta. E adesso il buon parroco promette: non solo una cappellina ma una grandissima chiesa! Eccola, è quella che ogni giorno si intravede sullo schermo televisivo quando alle ore 18 di ogni sera l’obiettivo di TV Duemila (canale 28) inquadra la Grotta dell’apparizione, con la statua della Madonna che tutti conosciamo e la sottostante grande grotta, di fronte alla quale da tanti an- ni una grande folla di fedeli si racco- glie puntualmente per la recita del Rosario anche sotto la pioggia. E’ il miracolo di Lourdes, che dal febbraio 1858 si ripete con ammalati e devoti che si recano alla Sorgente di Massa- bielle sgorgata come dono della Ma- donna ai figli.


Alla Sorgente della speranza Durante la nona apparizione – giove- dì 25 febbraio - Bernadette, su invito della Madonna, si trascina in ginoc- chio all’interno della grande Grotta. I cinquecento presenti alla scena os- servano stupiti la ragazza che scava con le mani una piccola buca da cui comincia a sgorgare un rivolo d’ac- qua dapprima torbida poi limpida, che Bernadette attinge con mani a giumella e beve. Poche ore dopo una giovane donna incinta, che ha una mano da tempo paralizzata, la immer- ge nell’acqua della sorgente e al- l’istante guarisce. La chiameranno sorgente della speranza, perché dopo quel primo miracolo migliaia di mala- ti vi cercheranno guarigione e confor- to. Scienza e letteratura hanno dato un buon contributo a mantenere vivo il ricordo della protagonista di questa meravigliosa storia. Scettici, come il celebre scienziato e scrittore francese Alexis Carrel (1873-1944), autore del


Viaggio a Lourdes, a Lourdes hanno ritrovato la fede smarrita nella nebbia del dubbio. E lo scrittore ebreo Franz Werfel (Praga 1890, California 1845), scampato alla cattura dei nazisti, ha sciolto il voto “per grazia ricevuta” dalla Vergine Maria scrivendo il fa- moso libro Das lied der Bernardette (1941), il poema di Bernadette, pub- blicato in Italia da Mondadori. “Quando si è vista la Madonna così bella, non si può più essere attaccati alla terra. Ma se potessi tornare alla Grotta per qualche minuto a pregare quando non c’è nessuno sarebbe una grande gioia” Bernadette. Una signora di Nevers le domandò: Non hai più visto la Madonna dopo quel 16 luglio? Una lacrima le scivolò dal ciglio e quella fu la sola risposta.


2/2017


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