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8 - Veci e Bocia

VITA SEZIONALE

Ricordo di Ignazio Introini

Dopo aver pubblicato alcune schede sulle figure di Alpini che hanno avuto evidenza nella storia della nostra Sezione, iniziamo a proporvi i profili di alcuni Soci che, pur non avendo ricoperti ruoli di visibilità nella struttura sezionale, hanno comunque di fatto contribuito con la loro presenza, costante ma determinata, a tramandare ai giovani i valo- ri degli Alpini e hanno costruito la forte “ossatura morale” dell’attuale Sezione di Milano. Ringraziamo Antonio Rezia per il contributo e Giuseppe Semprini per la collaborazione.

Nato a Milano il 3 aprile 1915, ha pre- stato il servizio di leva nel V° Alpini e nel 1938, terminata la naia col grado di caporalmaggiore, si è iscritto all’ ANA, della quale suo zio Emilio era stato uno dei fondatori e si è dedicato all’Asso- ciazione con amore, entusiasmo e pas- sione, doti peculiari del suo carattere, acuiti dal pensiero di non aver potuto condividere, con gli amici del V°, le tra- giche vicende della guerra a causa delle prime avvisaglie della patologia che, poco alla volta, l’ha condotto alla per- dita del prezioso dono della vista. Assiduo frequentatore della nostra sede, riservato e schivo da ogni forma di esi- bizionismo, cauto nel giudicare, pronto ad ascoltare e misurato nel parlare, era benvoluto da tutti; la sua gentilezza e il suo modo di esprimersi pacato, quasi sommesso, potevano farlo apparire do- cile e malleabile ma, di fatto, era ben fermo e deciso nell’esporre e sostenere il suo pensiero improntato ai valori del- la nostra tradizione sui quali ha costrui- to la sua vita per la famiglia, per il lavo- ro e per l’Associazione.

Non sono molti quelli che oggi in Se- zione Lo ricordano perché da alcuni decenni si era ritirato nella quiete di Esino Lario dove ha trascorso gli ultimi anni, i più penosi e difficili, senza nem-

meno potere godere delle bel- lezze della natura che lo cir- condava, ma sorretto dalla continua, esemplare e amore- vole assistenza dalla moglie Signora Domenica e dal co- stante affetto dei sette figli e dei cinque nipoti che, benché lontani per le esigenze della vita, hanno sentito e mante- nuto vivo il legame della fa- miglia che Lui aveva inculca- to.

triste e doloroso ma confortato dal ri- cordo di tutto ciò di bello, buono e bene che aveva ricevuto e dato durante la vita tra cui, sicuramente, le belle amicizie, le semplici gioie e le soddisfazioni che caratterizzano il nostro vivere nell’As- sociazione.

Una vita dedicata alla fami- glia, agli Alpini e al lavoro che dopo alcuni anni trascorsi nella ditta del pa- dre l’ha ininterrottamente impegnato, con compiti di responsabilità, precisio- ne e assoluta fiducia, presso la ditta Motta, già vanto di Milano, da tempo scomparsa dal Viale Corsica. Negli anni ’60, difficili per tutti ma in particolare per le Associazioni d’Arma, ha capito quanto fosse importante che anche nella nostra Sezione si formasse un nucleo del neonato SCAI (Sci Club Alpini d’Italia poi GSA, Gruppo Spor- tivo Alpini, per includervi tutti gli sport), ideato e voluto dal Consiglio Naziona- le dell’ANA per dare un nuovo valido motivo di aggregazione sia ai giovani non uniti, come gli anziani, da ricordi

Riunioni dei Capigruppo: un nuovo modo operativo

L’idea era nell’aria. Si trattava di trova- re un modo per aumentare la partecipa- zione dei soci alle importanti riunioni periodiche che attualmente si tengono solo nella bella sede sezionale. Tutti sappiamo che per ben gestire una associazione come la nostra le riunioni sono uno strumento di lavoro importan- te; abbiamo tante attività e un buon co- ordinamento è certamente uno degli strumenti migliori per il successo di quanto facciamo.

Al fine di creare una maggiore sinergia tra Gruppi e direttivo sezionale, si è così deciso di alternare le riunioni mensili dei capigruppo in sede sezionale con riu- nioni di zona da tenersi presso le sedi dei Gruppi. Quest’ultimo tipo di riunio- ne sarà fatto per zone di Gruppi limitro- fi e con la partecipazione di un numero minore di Gruppi. In questo modo ver- rà facilitata anche la partecipazione dei Consiglieri dei gruppi e degli interessa- ti; si dovrà utilizzare una comunicazio- ne a “doppio senso” tra Sezione e Grup- pi per far emergere temi di comune in-

teresse da porre all’attenzione del CDS. Questo tipo di riunione permetterà di meglio conoscere le realtà, le peculiari- tà e la storia dei Gruppi e consentirà di condividere meglio le esperienze. Le riunioni saranno coordinate da uno o più Consiglieri sezionali incaricati “Zona per Zona”, fermo il fatto che ogni Gruppo rimarrà assistito dal proprio Consigliere addetto. Sarà preciso impe- gno dei Consiglieri sezionali presenziare alle riunioni in cui sono coinvolti come Delegati dei Gruppi presenti per ripor- tare poi al CDS.

A rotazione, la sede di ogni Gruppo ospiterà periodicamente le riunioni del- la propria zona, consentendo appunto una maggior interazione e conoscenza tra i Gruppi, tra i Consiglieri dei gruppi e i Consiglieri sezionali.

Il metodo di lavoro è nuovo per la no- stra Sezione, ma crediamo che possa essere efficace in termini di risultati. L’esperienza ci dirà poi come mettere a punto questo metodo di lavoro. Come dice il nostro Presidente Boffi:

Introini in marcia con il suo bastone a mò di piccozza

di guerra e sia ai meno giovani che, pur ricordano il passato ma pensando al fu- turo, desideravano nuove proposte di vita associativa: ha quindi subito aderi- to all’iniziativa, ed è diventato uno dei principali protagonisti del nostro grup- po marciatori.

Per una ventina d’anni ha percorso, pas- so dopo passo, migliaia di chilometri in Italia e all’Estero, inconfondibile per l’immancabile cappello alpino, la tuta del GSA, il bastone modellato a piccoz- za e al fianco un amico sempre pronto ed attento per lui. Sembrava inarrestabile: è stato fermato ma solo dall’aggravarsi del male che ha avuto ragione della sua volontà e del suo spirito e l’ha costretto a un ritiro molto

“Tutto questo si può sempre perfezio- nare e serve per farsi e far conoscere sempre di più. Vale la pena di tentare per migliorare”.

Schema operativo per le nuove riunioni prende le mosse dal nostro regolamen- to sezionale che prevede la suddivisio- ne dei Gruppi in Raggruppamenti e Zone che rispecchiano la distribuzione dei Gruppi sul territorio e sono state pen- sate considerando la vicinanza dei Grup- pi e le principali direttrici di spostamento intorno a Milano.

Ogni Zona è indicata da una lettera, mentre per la città di Milano zona e rag- gruppamento coincidono. Per il momen- to le riunioni avverranno a livello di Raggruppamento; la data per le prime riunioni è lunedì 7 giugno 2010. Ricordiamo i Raggruppamenti, le Zone e i Consiglieri di riferimento: I° Raggruppamento: Soci Sezione, Milano Centro, Milano Lorenteggio, Milano Crescenzago - Referenti: Ferro e Sacco

II° Raggruppamento: Zona “B” -

Arconate, Arese, Busto Garolfo, Casta- no Primo, Lainate, Legnano, Rho, San Vittore Olona - Referenti: Piva e Rodeghiero

Momenti belli, di gioia e di esaltazione che possono essere sintetizzati nel ricor- do delle sue lacrime percorrendo gli ul- timi otto chilometri del quarto giorno della massacrante marcia di Nimega (Olanda) tra due ali di folla che, all’ap- parire del gruppo Alpini di Milano col bandierone, esplodeva in applausi e lan- ciava fiori fino a colmare il Tricolore, al grido di “Italia. . . Italia... bella Italia... viva l’Italia”. Ignazio Introini, Alpino semplice e sem- plice Socio, ma grande per cuore, vo- lontà, spirito, carattere e soprattutto, per l’esempio che ha dato di come si do- vrebbe vivere l’Associazione non per ricevere, ma per dare, anche con fatica e sacrificio, comunque sempre, con spi- rito di servizio, volontà di aggregare e moderare, lasciando da parte ogni personalismo nella convinzione che la pacifica convivenza e l’impegno, anche in attività di poco conto, siano essen- ziali per mantenere la serenità nell’As- sociazione e rafforzarne l’immagine. Si è spento nei primi giorni di gennaio dello scorso anno; la neve, il ghiaccio e il buonsenso dell’età avanzata hanno sconsigliato agli amici lontani di por- targli l’ultimo saluto tra i suoi monti. È passato più di un anno; troppo per un ricordo? Uno dei motti del V° era “mai tardi” e sicuramente non è mai tardi per ricordare e ringraziare, di tutto cuore, un caro amico per ciò che ci ha dato.

Antonio Rezia

Zona “C” - Bollate, Bresso, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cinisello Balsamo, Limbiate, Paderno Dugnano - Referenti Meggiarin e Scloza

III° Raggruppamento:

Zona “D”- Vaprio d'Adda, Cassano d'Adda, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Limito-Pioltello-Segrate, Melzo, Sesto San Giovanni; Zona “E” - Missaglia, Giussano - Referenti Crepaldi Pisoni Bignami

IV° Raggruppamento:

Zona “F” - Abbiategrasso, Bareggio, Corsico, Magenta, Rozzano, Vigevano; Zona “G” - Lacchiarella, Lodi, San Giu- liano Milanese - Referenti Tajana, Talleri e Respighi

Queste le regole per le riunioni: 1 - Gli incontri avvengono di norma il lunedì successivo alle riunioni del CDS. 2 - La parte comune dell’ordine del gior- no, stilata alla fine di ogni CDS sulla base delle decisioni assunte sugli argo- menti trattati, verrà inviata dalla Sezio- ne a tutti i Gruppi. 3 - Alle riunioni parteciperanno i Capigruppo interessati, unitamente al maggior numero possibile di Consiglieri di Gruppo, garantendo comunque una

(continua a pag. 16)

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