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4 - Veci e Bocia

VITA SEZIONALE

Anche noi a Roma per il Beato Carlo Gnocchi

La ricostituzione del Gruppo Tamburi della Sezione

Dopo anni di silenzio sul piano musica- le, la Sezione di Milano ha deciso di darsi da fare con il progetto di realizza- re una fanfara sezionale e di ricostituire il Gruppo dei Tamburi, per tanti anni gestito e portato avanti con dedizione dal Gruppo di Milano Crescenzago. È stato così dato incarico al Consigliere sezionale Giordano Meggiarin di coor- dinare questo impegno, recuperando il materiale non più in uso e giacente pres- so gli altri Gruppi per poter riutilizzare gli strumenti con il nuovo costituendo Gruppo Tamburi.

Il Santo Padre stringe la mano a Luigi Boffi

Mercoledì 10 Marzo 2010 la “Fonda- zione Don Gnocchi” ha incontrato il Santo Padre Benedetto XVI°. Incontrare il Papa è sempre una grande emozione; questo è quello che abbiamo provato noi Alpini della Sezione di Mi- lano, invitati all’incontro dalla “Fonda- zione Don Gnocchi”. Cominciamo da qualche nota di cronaca.

Neo Presidente della Sezione da solo tre giorni, alle 5 del mattino sono, con il Consigliere Sezionale Giancarlo Piva e con il Capogruppo di Bareggio Anto- nio Andrucci, in Stazione Centrale ove incontriamo Lorenzo Zuccotti, Capogruppo di San Giuliano Milanese. Su Milano cade nevischio, fa freddo ma l’entusiasmo è tanto. Si parte puntuali alle 5,30 con un treno “Freccia Rossa” speciale organizzato dalla “Fondazione Don Gnocchi” e attraversiamo l’Emilia sotto un’abbondante coltre di neve, ma, vuoi per la comodità del treno, vuoi perché Monsignor Bazzari ci intrattie- ne sullo scopo del viaggio e dell’udien- za, il tempo è volato. Siamo arrivati a Roma sotto un violento nubifragio; il tempo di scendere dal treno alla stazio- ne di Roma San Pietro ed ecco che si aprono le nubi e appare il sole che non ci ha abbandonato per tutta la giornata (un aiuto di don Carlo?). Ci incammi- niamo a lato dei binari per entrare da una porta carraia dei Giardini Vaticani, e da qui ci fanno entrare direttamente nella Basilica di San Pietro, proprio sot- to l’altare del Bernini.

Alle 10,30 arriva puntuale il Santo Pa- dre che ribadisce quanto ci aveva detto il 25 ottobre 2009, giorno della beatificazione di Don Carlo, nel colle- gamento con Piazza del Duomo con il motto: “Accanto alla vita sempre”. Il Papa ci ha poi impartito la sua bene- dizione. La nostra presenza in San Pie- tro è proseguita con la partecipazione alla celebrazione della Santa Messa, fi- nita la quale siamo rimasti tutti insieme a Roma fino alla ripartenza per Milano, alle 16,50. Ritornando al nord abbiamo ritrovato il cattivo tempo.

Questa la stretta cronaca del viaggio. Ma ritengo che si debba fare anche una cronaca morale della partecipazione a quell’evento. Cosa ci hanno lasciato, per la parte più spirituale, tutti gli avveni- menti accaduti in questi anni fino alla beatificazione di Don Carlo Gnocchi? Ho voluto raccogliere in tre pensieri le riflessioni di questa giornata. La prima riflessione, fatta da tutti noi, era riferita alla comodità e alla velocità del nuovo treno “Freccia Rossa” in un panorama bianco di neve. Subito ci è venuto alla mente un parallelo con la scomodità e le lentezza delle tante tra- dotte che portarono gli Alpini al fronte, in particolare Don Carlo ed i suoi Alpi- ni sino al fronte Russo. E ci è venuto alla mente anche il loro tragico percor- so a piedi nella ritirata.

La seconda riflessione è che, sulla base degli insegnamenti e delle opere lascia- teci dal Beato Don Carlo Gnocchi, noi Alpini dobbiamo essere sempre accan- to alla vita, portando avanti il nostro modo di essere e cioè: “Onorare i nostri caduti aiutando i vivi”.

La terza riflessione è quella di rimanere coerenti con noi stessi e con la nostra storia. Molte volte si parla di “Alpinità”, ma che cos’è l’Alpinità se non un modo coerente di vivere la nostra fede nello spirito, ma anche nelle opere, a favore degli altri? L’esempio che tutti noi, nessuno esclu- so, abbiamo conosciuto è proprio quel- lo del Beato Don Carlo Gnocchi che ha vissuto applicando il principio evange- lico: “Ogni uomo è tuo fratello”. Lui ha raccolto le sofferenze, i patimenti degli Alpini che si accasciavano sfiniti nella steppa russa, gli orfani diseredati, i mutilatini, i malati, i poliomielitici e tutti quelli che soffrivano e avevano bi- sogno di cure.

Noi dobbiamo essere degni e all’altez- za di avere avuto fra le nostre file un Cappellano, un Alpino oggi salito agli onori degli altari. Non dimentichiamolo.

Luigi Boffi

Il progetto era in cantiere da tempo; in molti avevano sentito la necessità che anche la nostra Sezione potesse dotarsi in autonomia di un proprio gruppo di interesse musicale per assicurare un ade- guato supporto alle nostre cerimonie accompagnando i cortei della Sezione nelle tante manifestazioni; ciò anche per contenere i costi che comporta il dover sempre ricorrere a formazioni esterne. Chi ha vissuto i tempi in cui il passo nelle nostre manifestazioni era scandi- to dai “Tamburi di Crescenzago” ricor- da con affetto l’impegno di quel Grup- po di Alpini; purtroppo la mancanza di nuovi volontari aveva causato la chiu- sura delle attività di quei musicisti. Gra- zie all’impegno del Consigliere Meggiarin, alla collaborazione con la “Filarmonica Paganelli” di Cinisello, alla capacità didattica e al paziente ad- destramento della direttrice d’orchestra Donatella Azzarrelli, una dozzina di gio- vani, ragazzi e ragazze volonterosi di partecipare a questa iniziativa, sono stati preparati per alcuni mesi proprio pres- so la sede del Gruppo di Cinisello.

Ed eccoci alla loro prima emozionante esibizione che è avvenuta domenica 11 aprile 2010 con l’inaugurazione del Monumento degli Alpini a Cinisello. Il Gruppo Tamburi sezionale ha suonato all’inizio della manifestazione e, fatta l’inaugurazione, ha poi accompagnato il corteo ritmando la cadenza del passo sino alla sede del Gruppo. Tutti gli strumenti erano stati preparati a festa per l’occasione; bellissimi i tam- buri grandi, i cosiddetti imperiali, e i più moderni e cromati rullanti. L’esibizio- ne delle marce e la coreografia di un bel carosello sono stati apprezzati da tutti: genitori, bambini, soci dell’ANA e au- torità. Con questa prima uscita il Grup- po Tamburi sezionale si è così dimostra- to sicuramente all’altezza delle neces- sità della nostra Sezione e pronto per altre manifestazioni. L’abbigliamento del Gruppo Tamburi, con un mantello verde di tradizione al- pina e un gilet rosso, si è rivelato ele- gante, funzionale e adeguato alle no- stre migliori tradizioni. Anche se la mancanza dei cappelli con la penna nera evidenzia che non ci sono Alpini tra i tamburini, vogliamo assicurarvi che l’impegno di questi giovani ci fa ben sperare nel successo di questa iniziati- va fortemente voluta e appoggiata dalla nostra Sezione.

Un grazie di cuore va infine a tutti colo- ro che si sono impegnati e che hanno contribuito alla bella riuscita del proget- to sezionale con questa prima esibizio- ne del Gruppo Tamburi sezionale. L’ap- puntamento è già per le prossime ceri- monie sezionali, magari a Ponte Selva!

Giuliano Monti, Giordano Meggiarin

Ritroviamoci a Ponte Selva

Domenica 6 giugno sarà la 45ma volta che noi, Alpini della Sezione di Mila- no, ci incontreremo con Amici e familiari in quel bel posto di serenità ricor- dando Don Antonietti e sarà una bella opportunità per trascorrere una gior- nata insieme, in una bella pineta e nell’ambiente naturale della montagna. Ricordate che il raduno di Ponte Selva è una buona idea per una gita di Gruppo. Ecco il programma:

Ore 09,00 Ore 09,30 Ore 10,30

Ore 11,30

Ore 12,30 Ore 14,00 Ore 17,00

Ritrovo all’interno della Casa dell’Orfano. Alzabandiera e deposizione Corona al monumento ai Caduti S. Messa e deposizione omaggio floreale alla tomba di Mons. Antonietti. A seguire, premiazione dei volontari della nostra Unità di P.C. presenti in Abruzzo. Inizio giochi del “Torneo di Triathlon” e partenza di “Quattro Passi in Pineta”

Pranzo libero a cura dei partecipanti Intrattenimenti vari (Torneo di Triathlon) e musicali Ammaina Bandiera e chiusura della giornata.

Dal sabato pomeriggio saranno disponibili due tende sezionali con tavoli e panche. Il Gruppo di Melzo provvederà a preparare un pasto caldo (casoncei, salamella grigliata con pane, ½ vino o acqua) al prezzo di 10 Euro. Le preno- tazioni devono essere fatte chiamando Benito Tinti al 3475859584. Ricordia- mo che all’interno della Casa, in mezzo alla pineta, è possibile allestire tende per i partecipanti che arrivassero al sabato. È consentito utilizzare griglie e/o fornelli a gas e installare tende o gazebi per il pranzo. È vietato utilizzare fiamme libere e spostare all’esterno tavoli e sedie della Casa dell’Orfano. Presso la Casa dell’Orfano sarà funzionante il servizio bar.

Maggio 2010 Page 1  |  Page 2  |  Page 3  |  Page 4  |  Page 5  |  Page 6  |  Page 7  |  Page 8  |  Page 9  |  Page 10  |  Page 11  |  Page 12  |  Page 13  |  Page 14  |  Page 15  |  Page 16
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