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6 - Veci e Bocia

TEMI ASSOCIATIVI

Uno dei temi attuali nell’ANA è la formazione e il recente Convegno della Stampa Alpina ha evidenziato come la formazione debba far parte del nostro operare associativo e come essa sia un valido strumento per diffondere esperienze e cono- scenze e per tramandare i nostri valori; è stato anche detto che la formazione deve essere intesa sul piano tecnico, storico e morale. E proprio come bel testo di formazione morale vogliamo proporre alla Vostra attenzione la lettera scritta dal Presidente Perona al Capo dello Stato per presen- tare l’ultima edizione del “Libro Verde”.

Leggetela e rileggetela con attenzione: siamo certi che oltre ad apprezzarne la chiarezza ne trarrete un arricchimento morale.

Chiarissimo Dottore Giorgio NAPOLITANO

Presidente della Repubblica Italiana Palazzo del Quirinale 00187 ROMA

Milano, 25 aprile 2010 Signor Presidente,

è con emozione ma anche con orgoglio che mi permetto di consegnarle, a nome dell’Associazione che ho l'onore di pre- siedere, il “Libro Verde della Solidarie- tà Alpina” per l’anno appena trascorso. È un piccolo compendio di quanto le nostre Sezioni, i nostri Gruppi e, in de- finitiva, i nostri alpini fanno per la co- munità.

Purtroppo la naturale ritrosia degli al- pini a dire ciò che fanno, il pensiero che la semplice comunicazione di un gesto possa sporcarne la nobiltà, ci ha con- sentito, con questa 9a edizione, di com- pilare il dato solo del 64% della nostra grande organizzazione.

Nonostante ciò i numeri sono davvero impressionanti e testimoniano che c’è un’Italia semplice e buona, pronta ad operare sempre e comunque per il bene comune. Testimoniano che questo stile di vita è reale, vero e possibile anche se poco ri- conosciuto dai media che preferiscono parlare dell’albero che cade piuttosto

che della foresta che cresce. Nel solo anno 2009 gli alpini in conge- do hanno raccolto e donato, a chi ne aveva bisogno, poco meno di 9 milioni di euro ed hanno offerto alla comunità circa 2.400.000 ore di lavoro comple- tamente gratuito e volontario. Utilizzando come parametro il preziario delle opere pubbliche della Regione Lombardia e prendendo come riferi- mento il dato relativo al manovale (an- che se moltissimi sono gli specialisti qualificati ed i professionisti), la valorizzazione delle ore lavoro ci porta ad una somma superiore ai 65 milioni di euro.

In definitiva, signor Presidente, possia- mo presentarle oggi il dato dell’opera di solidarietà ed assistenza della nostra Associazione quantificandola in circa 74 milioni di euro per il solo anno 2009. In queste pagine troverà la storia di que- sto impegno, dal Friuli, all’Armenia, dalla Russia, all’Irpinia sino al grande intervento in Abruzzo. Troverà l’eccellenza del nostro grande Ospedale da Campo struttura pratica- mente unica in Europa, l’imponenza della nostra organizzazione di Protezio- ne Civile con i suoi circa 13.000 volon- tari costantemente addestrati e pronti ad ogni evenienza, troverà la traccia delle

grandi operazioni internazionali, dal- l’Asilo in Russia, alla scuola multietnica a Zeniza, all’intervento in Armenia per il terremoto e nel sud est asiatico per lo tsunami. Ma troverà anche i piccoli e grandi interventi per le nostre comuni- tà, a favore dei nostri sindaci e parroci per i quali siamo certo diventati uno dei sicuri punti di riferimento. Troverà il lavoro silente e paziente dei nostri 380.000 associati che, ogni volta che se ne è presentata la necessità, hanno ri- sposto con dedizione ed intelligente di- sciplina.

Gli oltre 8.300 volontari che si sono al- ternati in Abruzzo in questi 10 mesi di emergenza, il villaggio Alpino di 33 ca- sette costruito in tempi davvero ristretti per la comunità di Fossa e la Chiesa che ci apprestiamo a donare perché quella bella comunità possa esprimersi come tale e coltivare le sue tradizioni secola- ri, ne sono solo l’ultima testimonianza. Tutto questo, in occasione del nostro 90° anniversario di fondazione ci conforta molto: la solidità della nostra Associa- zione, il patrimonio di fiducia che le è riconosciuto dalle Istituzioni e dalla gen- te comune, sono il segno tangibile che la strada che ci hanno indicato i nostri Padri è certamente quella giusta ed è quella che in tutti questi anni abbiamo percorso e percorreremo ancora in fu- turo.

I nostri Padri ci hanno chiesto di ricor- dare il loro sacrificio. I reduci ci hanno confermato in questa convinzione. Loro, che avrebbero potuto sentirsi truffati da chi li aveva mandati allo sbaraglio mal vestiti e mal equipaggiati e che al loro ritorno li ha confinati nella zona grigia dell’oblio, con serenità e senza chiede- re nulla, si sono rimboccati le maniche

per ricostruire fisicamente e moralmente l’Italia.

Lo hanno fatto consapevoli che la Pa- tria va semplicemente amata, senza se e senza ma e sono riusciti nell'opera di contagiare anche noi con questo senti- mento.

Lo hanno fatto perché avevano compre- so che il segreto della serenità sta nella consapevolezza di avere fatto fino in fondo il proprio dovere.

Ecco perché continuiamo a conservare e tramandare la memoria. Ecco perché ogni anno, ogni mese, ogni settimana ci ritroviamo a ricordare ed onorare i sa- crifici dei nostri Padri: perché questo ci consente e ci sprona ad essere cittadini migliori e più consapevoli.

Un passo della Preghiera dell’Alpino re- cita: “ .. .aiutaci ad essere degni delle glorie dei nostri Padri”.

Per fare questo gli alpini, anche grazie ad esempi luminosi quale quello del be- ato Don Carlo Gnocchi, hanno compre- so che l'unico vero modo di onorare de- gnamente i caduti è quello di mostrare concretamente che la loro immensa le- zione non è stata vana ed anzi ha pro- dotto buoni frutti.

Ecco perché il motto della nostra Asso- ciazione è oggi: “Ricordare i morti aiu- tando i vivi”. È con vivo orgoglio d'italiano, Signor Presidente, che Le consegno questo li- bro, questa semplice contabilità che di- mostra quanti frutti ancora produca l'al- bero che fonda le proprie radici sul- l’Amore incondizionato verso la Patria e sui grandi valori che hanno formato l’Italia. Voglia gradire i segni della nostra defe- rente stima.

Corrado Perona

Il nuovo Comitato di Redazione di “Veci e Bocia”

Cari lettori,

nella riunione del 15 marzo 2010 il CDS ha confermato la mia nomina a Direttore Responsabile del nostro pe- riodico sezionale “Veci e Bocia”. Voglio ringraziare il Presidente e l’in- tero CDS per la fiducia concessami e di cui mi sento ancora una volta pro- fondamente onorato.

E voglio ringraziare i Soci e i lettori per l’attenzione e l’affetto con cui se- guono il nostro giornale.

Nella riunione del CDS del 12 aprile ho poi proposto la linea editoriale che, per la sua validità e per un principio di continuità, è la stessa presentata negli scorsi anni: “Nel rispetto e nel- l’aderenza alle direttive dell’ANA e della Sezione, l’attività del CDR si propone di mantenere l’alta qualità del giornale mediante l’aumento dello scambio di informazioni e di cono- scenze, con gli obiettivi di: riuscire ad aumentare ancora il senso di apparte- nenza alla Sezione utilizzando al me- glio il grande capitale della nostra esperienza, contribuire alla efficacia

dell’informazione sezionale in sinergia con il sito internet, dare sup- porto alla Sezione e ai Gruppi nel set- tore della comunicazione”. Ai sensi dell’articolo 42 del Regola- mento sezionale, nella stessa riunio- ne ho proposto la composizione del nuovo Comitato di Redazione del giornale (CDR) per l’anno sociale 2010 che, oltre al Presidente che ne è componente di diritto, è ora compo- sto da Sandro Bighellini, Dario Bignami, Gigi Rodeghiero e Giusep- pe Semprini.

Ringrazio tutti loro per la disponibili- tà, per il continuo impegno e per l’ul- teriore dimostrazione di spirito di ser- vizio verso la Sezione. Ringrazio anche di cuore gli Alpini che in questi anni si sono avvicendati nel CDR e che, per altri sopravvenuti impegni, hanno deciso di collaborare in forme meglio aderenti alle loro nuo- ve attività. Vi confermo che la colla- borazione al nostro giornale è aperta a tutti i contributi che vorrete dare.

Gianni Papa

Maggio 2010 Page 1  |  Page 2  |  Page 3  |  Page 4  |  Page 5  |  Page 6  |  Page 7  |  Page 8  |  Page 9  |  Page 10  |  Page 11  |  Page 12  |  Page 13  |  Page 14  |  Page 15  |  Page 16
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