L’OSPEDALE DA CAMPO
DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
LA STORIA
L’idea nasce nel 1976 nel corso delle operazioni di soc- corso resesi necessarie a seguito del terremoto del Friu- li, quando un gruppo di volontari, medici e infermieri dell’Ospedale Maggiore di Bergamo, si reca a Gemona poche ore dopo la catastrofe. Le vie di comunicazione sono totalmente interrotte. Sbarcati dal cielo, lasciati a loro stessi, vivono la drammatica impotenza di chi, pur capace, ma privo di strumenti adeguati, di assistenza logistica e di comunicazioni, non può fare tutto ciò sa- rebbe necessario in quei tragici momenti. Si comprende, allora, che il volontariato non deve es- sere solo un atto eroico e confuso, ma che alla genero- sità devono accompagnarsi l’efficienza, l’autonomia e il coordinamento nell’ambito delle istituzioni preposte. L’allora Presidente dell’A.N.A. Leonardo Caprioli, lan- cia al Ministro Zamberletti l’idea di una struttura sani- taria campale da mettersi in cantiere da parte dell’Asso- ciazione Nazionale Alpini, che proprio nel Friuli aveva dato una esemplare dimostrazione di efficienza e di ab- negazione. Con i primi fondi messi a disposizione dalla Associa- zione Nazionale Alpini ed i primi contributi dello Sta- to, nel 1986 in occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini a Bergamo, vengono presentate le prime grandi unità dell’Ospedale da Campo dell’Associazione Na- zionale Alpini per la Protezione Civile. Nell’anno successivo… il battesimo del fuoco. Nel 1987 la Valtellina e la Val Brembana vivevano l’incubo di una drammatica alluvione. Le Unità Sanitarie Mobili dell’Ospedale da Campo, allora in fase di allestimento, e un’équipe medica elistrasportata vengono inviate nei luoghi maggiormente colpiti e forniscono un contributo deciso alle opere di soccorso. Nell’aprile del 1988 viene inaugurato a Milano il Pri- mo Ospedale da Campo dell’Associazione Nazionale Alpini, ultimato e pronto all’impiego con la nuova sala operatoria shelterizzata. Da qui in avanti gli impieghi operativi dell’Ospedale da Campo si sono susseguiti quasi senza sosta sia per quanto concerne emergenze nazionali e internazionali, sia quale struttura sanitaria di supporto per grandi even- ti, sia per coadiuvare enti ospedalieri nazionali in fase di ristrutturazione.
Queste le principali operazioni: nel 1988 intervento del Grande Ospedale da Campo in Armenia a causa del gravissimo terremoto; nel 1994 in Piemonte per l’alluvione con un Posto Me- dico Avanzato; nel 1997 in Umbria (a causa del terremoto) per 4 mesi fungerà da Ospedale per la zona di Nocera; nel 1999 a Durazzo, Comiso e Castelnuovo di Porto con compiti diversificati per l’emergenza profughi nei balcani; nel 1999 a Valona viene schierato l’Ospedale da Cam-
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po per dare assistenza ai profughi e al personale civile e militare delle varie missioni di Peace Keeping inter- nazionali; nel 2000 a Roma per la Giornata Mondiale della Gio- ventù;
nel 2000 a Macugnaga (rimasta isolata a causa di una frana) viene installata una struttura con personale e do- tazioni rianimatorie, cardiologiche, di traumatologia e piccola chirurgia che rimarrà operativa per 4 mesi; nel 2003 ad Aosta per l’Adunata Nazionale degli Al- pini; nel settembre del 2004, in seguito alla nota strage di Besslan in Ossezia, l’Ospedale invia apparecchiature radiologiche, rianimatorie, di monitoraggio, di labora- torio, con i relativi presidi e farmaci di emergenza; nel 2005 per oltre 7 mesi in Sri Lanka e precisamente nella zona di Trinkomaleè, 144 volontari si sono alter- nati in turni, lavorando giorno e notte per offrire non solo un’assistenza sanitaria di ottimo livello, ma anche un sorriso e tanta umanità ad una popolazione che oltre alle poche cose che possedeva, oltre agli affetti più cari, a causa dello tsunami aveva perso anche il coraggio di vivere; nel 2006 ad Asiago per l’Adunata Nazionale degli Al- pini. nel 2007 a Cuneo per l’Adunata Nazionale degli Alpini. nel 2008 a Clusone (BG) per far fronte alle urgenze di pronto soccorso dopo la chiusura dell’ospedale “San Biagio” in attesa di rendere operativo l’ospedale “An- tonio Locatelli” di Piario. nel 2009 nella preparazione del G8 alla Maddalena per l’assistenza alle delegazioni internazionali, vertice come noto poi trasferito a L’Aquila. nel 2009 in Abruzzo con il MAPI – H
Dal 1994 l’Ospedale da Campo dell’A.N.A. ha la sua sede stanziale presso il 3° Rgt. AV.ES. “Aquila” di Orio al Serio (BG). Lo stesso Reggimento sin dalla costi- tuzione del Gruppo di Intervento Medico Chirurgico e dalla realizzazione del 1° Ospedale da Campo ha sem- pre garantito un importante supporto specialmente nel- le fasi operative. Nel 1997 viene stipulato il primo atto di convenzione con la Regione Lombardia, con importante sostegno economico e da quello l’atto deliberativo per l’impie- go “istituzionale” nell’ambito del Sistema Emergenza Urgenza in caso di catastrofi e di emergenze minori re- gionali. L’Ospedale da Campo A.N.A. con i suoi operatori del Gruppo di Intervento Medico Chirurgico, ha prestato assistenza nelle diverse operazioni a decine di migliaia di pazienti guadagnandosi sul campo numerose bene- merenze nazionali ed internazionali, la sua attività sem- pre più impegnativa spazia dalle emergenze nazionali e
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